Roberto Vannacci: "L’Europa è a un bivio. O cambiamo o si muore"

Il generale Roberto Vannacci, candidato indipendente nella Lega, punta su sicurezza, famiglia e infrastrutture. Sfida l'Europa per un futuro migliore per l'Italia.

VIAREGGIO

Spezzino di nascita, ma viareggino d’adozione il generale Roberto Vannacci è salito alla ribalta con il libro Il mondo al contrario. Ora è in corsa come indipendente nella Lega. Il leader Matteo Salvinici conta per recuperare consensi, ma dentro alla Lega non tutti sono entusiasti.

Perché si è candidato?

"Ho pensato alle mie figlie e voglio donare loro un futuro migliore, in un Paese più sicuro. Tutta la vita ho combattuto con un fucile in mano per gli interessi di questa nostra bellissima Italia e ora credo di poter fare altrettanto cambiando scenario, sedendomi sugli scranni del Parlamento Europeo e difendendo con la medesima forza e determinazione i principi e i valori in cui credo: Patria, Sicurezza, Sovranità, Famiglia, Tradizioni, Cultura, Sangue e Suolo".

Le sue priorità, se sarà eletto?

"Aggredire il dossier immigrazione selvaggia per trovare una soluzione e regolare definitivamente i flussi immigratori, come lo hanno fatto paesi democratici come l’Australia e il Giappone. Riscrivere completamente il Green Deal e il Renew Europe che, sotto il velo di un falso ambientalismo, ci rendono più poveri e meno competitivi senza alcun effetto sul pianeta. Supporto alla famiglia ed alla natalità".

Una battaglia per l’Italia centrale da portare in Europa?

"Strutture: fondamentali per lo sviluppo di tutte le altre attività economiche, sociali e commerciali. Penso a strade, ponti, aeroporti, ferrovie, porti. Rilancio e sostegno delle aziende medio piccole e di tutte quelle produzioni di nicchia come, la meccanica di precisione, l’artigianato, la nautica compresa quella di lusso, in cui costituiamo un punto di riferimento mondiale".

E sui diritti civili?

"I diritti, in genere, saranno una mia priorità. Primo fra tutti il diritto alla vita senza il quale nessun altro diritto può essere accampato. Il diritto alla libertà, senza il quale non potremmo muoverci. E poi il diritto allo studio e all’educazione, senza il quale non si conosce neanche la possibilità di avere altri diritti".

Secondo lei siamo ad un bivio con la storia?

"Certo. L’Europa o la cambiamo ora o mai più. Il resto dei paesi del mondo evolve ad una velocità impressionante. Le economie di Cina, India, Russia, Brasile, USA crescono molto più di quella del vecchio continente. L’Europa deve riprendersi in mano il proprio destino e non ha molto tempo per pensarci.

Perché un elettore dovrebbe votare Lega?

"Le dirò perché deve votare Vannacci. Innanzitutto perché la mia non è una candidatura di facciata. Non sono nelle liste per fare da specchietto per le allodole e catturare il voto degli elettori per poi delegare la responsabilità di andare a Bruxelles qualcun altro che magari gli elettori non conoscono o non hanno votato. Le lascio fare agli altri queste furberie. Perché in tutta la mia vita ho dimostrato di essere tenace e determinato e di saper combattere per gli interessi dell’Italia".

Tommaso Strambi