Il nuovo parco della Giustizia di Bologna sarà realizzato anche con il contributo di un architetto viareggino, Jacopo Carli. Infatti dopo il terzo premio al concorso per il restauro dello Stadio Franchi di Firenze Ipostudio + Eutropia Architettura (di cui Jacopo Carli è socio fondatore) firmano il progetto vincitore per il Nuovo Parco della Giustizia di Bologna, un importante intervento di riqualificazione urbana che coinvolge l’intera area Ex-Staveco alle porte del Centro Storico del capoluogo emiliano.
L’ampio team interdisciplinare vede la collaborazione con le realtà bolognesi di Area Proxima e Studio Sazzini fondendo l’esperienza internazionale del gruppo con un profondo radicamento al territorio.
Il progetto prevede la realizzazione del Nuovo Parco della Giustizia di Bologna all’interno di un’area industriale dismessa, organizzando la complessa macchina giudiziaria all’interno di un più ampio intervento di riqualificazione urbana: un vero e proprio brano di città restituito a tutti i bolognesi 365 giorni all’anno.
"Proporre un “Nuovo Portico per Bologna” rappresenta – spiega l’architetto Carli – un gesto unico, perentorio e fondativo che rinuncia al ruolo di “architettura” per farsi “infrastruttura”, opera di urbanizzazione in grado di organizzare, dal punto di vista funzionale e tecnologico, uno spazio industriale affascinante, che contiene in nuce un’idea di città fatta di grandi contenitori, piazze, monumentali ciminiere in armonica relazione tra di sé".
Se il Nuovo Portico rappresenta la spina dorsale di tutta l’area giudiziaria, il Nuovo Parco della Giustizia si configura come elemento di connessione rispetto ai sistemi limitrofi: il Centro Storico, il Sistema dei Colli, i Giardini Margherita, l’Ospedale Rizzoli. "In una visione olistica della trasformazione urbana, il progetto – prosegue lo stesso Carli – da un lato risolve al suo interno tutte le criticità di interfaccia con le aree limitrofe, ma dall’altro si rende compatibile e disponibile a possibili sviluppi infrastrutturali che rendano tangibile la visione della Bologna del Futuro.
Anche il nuovo parcheggio interrato – conclude l’architetto viareggino – si inserisce nel filo conduttore delle infrastrutture ecologiche, configurandosi come una sorta di HUB intermodale che offra tutte le facilities per un “commuting” verso la mobilità sostenibile ed attiva nel pieno rispetto del contesto ambientale".
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