Rifatta l’Università a Pisa L’azienda specializzata restaura edifici storici

Palazzo Vitelli, sede amministrativa del prestigioso Ateneo, è stato interessato da lavori di ripristino della facciata: tecnici ed esperti partiti dalla Versilia.

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Rifatta l’Università a Pisa L’azienda specializzata restaura edifici storici

Un’azienda camaiorese altamente specializzata è stata protagonista del restauro di Palazzo Vetelli, sede amministrativa dell’Università di Pisa. Si tratta della ditta Restauro Italia srl, azienda che lavora nel campo del restauro con esperienza pluridecennale. Il lavoro dell’azienda camaiorse segue soluzioni progettuali, indirizzate al patrimonio storico-artistico, basate sul principio della continua analisi critica dei procedimenti e dei risultati: il leit motiv è l’analisi di ogni scelta progettuale nella sua unicità, alla ricerca di soluzioni testate e perfezionate caso per caso. La Restauro Italia srl si avvale di tecniche diagnostiche all’avanguardia: georadar, laser scanner 3D, termografia, analisi chimiche, microscopia ottica in luce riflessa, microscopia elettronica, analisi stratigrafiche, spettrofotometria e resistograph, mentre per le tecniche di pulitura delle superfici in pietra, viene usato un laser specifico.

L’intervento si è concluso e ha riguardato il consolidamento e l’adeguamento della copertura e il restauro delle facciate del centro nevralgico dell’università. I lavori, condotti dall’architetto Carla Caldani, si sono svolti sotto la supervisione della Soprintendenza, privilegiando il recupero e riutilizzo degli elementi originali di questo palazzo eretto tra XVI e XVII secolo.

Realizzato grazie al contributo della Fondazione Pisa, l’intervento di ristrutturazione ha permesso il completo rinnovamento sia degli elementi esteriori (facciate, elementi lapidei e copertura), sia di quelli funzionali (infissi, serramenti e linee vita) che, a distanza di cinquant’anni dal precedente restauro, realizzato nel 1973, presentavano evidenti segni di invecchiamento e deterioramento. Nel dettaglio, i lavori del tetto hanno comportato la rimozione della copertura e la posa di pannelli in grado di garantire la calpestabilità, condizione primaria per l’installazione delle linee vita (mediante sistema a basso impatto visivo) e una maggior coibentazione, senza sovraccarico sulle strutture esistenti. Al centro della falda che affaccia su Lungarno sono stati sostituiti e motorizzati tre grandi lucernari che illuminano l’ampio atrio e il vano scala sottostante; l’adeguamento del tetto è stato completato con la revisione degli sbalzi di gronda dei vari corpi di fabbrica (taluni in cemento armato, altri in struttura lignea e laterizio). Le facciate hanno costituito il secondo step di intervento, con la completa rimozione dell’intonaco della facciata principale (a base cementizia) con successivo lavaggio mediante idrogetto; verifica statica della muratura e ricucitura con trattamento di lesioni e sconnessioni tra i conci costituenti la struttura verticale. È stato poi steso un nuovo arriccio e intonaco a base di calce, con finitura finale mediante coloritura a base di grassello di calce.