
Domani in tutta la Versilia suona la prima campanella, un momento importante ed emozionante per i bambini che vanno (o tornano) in aula. L’inizio della scuola segna da sempre uno spartiacque nella vita dei più piccoli: cambiano le routine e le abitudini e, soprattutto per chi va in prima elementare, si aprono le porte su un mondo completamente nuovo. Cosa fare, dunque, per rendere l’impatto il più ’morbido’ possibile? I pediatri hannl elaborato un decalogo di consigli che spaziano dalla postura all’uso degli zaini, fino all’alimentazione e alla gestione del tempo e dello stress.
Zaino. La ’cartella’ deve essere leggera, resistente e ben organizzata: i libri più pesanti vanno posizionati vicino alla schiena, avendo cura di indossare entrambe le bretelle in modo simmetrico.
Postura. Ai bambini bisogna spiegare come sedersi dritti, appoggiati allo schienale e con le braccia sul banco: questa posizione favorisce la concentrazione e il comfort durante le lezioni.
Spostamenti. Per chi ne ha la possibilità, è consigliato accompagnare i figli a scuola passeggiando. Bisogna promuovere il movimento, magari accompagnando la camminata a dei piccoli giochi per mantenere corpo e mente sempre attivi.
Alimentazione. Anche il cibo è fondamentale per rimanere concentrati. Bisogna bilanciare i pasti principali con spuntini sani, fornendo la giusta quantità di calorie. Nello specifico, uno spuntino sano dovrebbe fornire il 5-10 per cento delle calorie giornaliere: si parla di 80-100 calorie per un bambino di 6 anni e 180-200 per un adolescente.
Tempo. La gestione del tempo deve prevedere delle routine: alle famiglie è consigliato di stabilire un orario fisso per i compiti a casa, prevedendo momenti di riposo, studio e attività sportive in modo equilibrato.
Condivisione. Ai genitori è consigliato condividere con i propri figli il percorso scolastico, mostrando interesse per la giornata, chiedendo delle lezioni e anche delle amicizie coltivate, delle esperienze vissute, instaurando un dialogo familiare.
Unicità. Alle eventuali difficoltà del bambino non si deve rispondere con un moto d’allarme: ognuno ha ritmi di apprendimento differenti.
No stress. Gli impegni di bambini e ragazzi vanno sostenuti senza esagerare: l’apprendimento deve essere un’esperienza gratificante, non stressante. Anche per ottenere migliori risultati.
Autonomia. Supporto e dialogo non devono mai invadere la privacy del bambino o del ragazzo, nel pieno rispetto della sua autonomia e immagine sociale.
Conflittualità. Il messaggio che deve passare è che genitori e insegnanti lavorano insieme per comprendere e superare le difficoltà in un ambiente di supporto.