
La cerimonia inaugurale della scuola di Quiesa appena riqualificata tenutasi dopo la prima settimana di lezioni
A due settimane dalla riapertura della scuola di Quiesa, il gruppo consiliare di ’Per Massarosa’ evidenzia alcune criticità. "Vista la spesa attorno al milione di euro, pensavamo che fosse in buone condizioni – attaccano Marzia Lucchesi e Pietro Bertolaccini – e invece abbiamo scoperto che ci sono tantissimi problemi: le porte di sicurezza sono tenute ferme da banchi perché altrimenti si chiudono, l’accesso a un terrazzo inagibile anch’esso è chiuso con un tavolo, l’acqua in cucina non funziona e ha costretto alla distribuzione di un pasto freddo, il nuovo circuito anti incendio non è ancora funzionante per cui la scuola dipende ancora da quello vecchio. Volevamo che il paese avesse di nuovo la propria scuola, ma l’avremmo voluta completa, e non senza un piano, come invece è nei fatti, ma soprattutto l’avremmo voluta efficiente e funzionante in tutte le sue parti. Non è ammissibile sentir dire che le porte non si chiudono o che l’acqua non scorre nei tubi di un edificio costato caro, appena terminato e consegnato alla cittadinanza come nuovo".
Il tema è stato portato in consiglio comunale. "Le risposte ricevute ci sembrano peggiori del problema. Ci è stato detto che l’importante è che la scuola sia aperta, mentre secondo noi l’importante è che sia sicura ed efficiente; ci è stato detto che di fronte all’accesso al terrazzo inagibile verrà messo un pianoforte mentre noi riteniamo che sarebbe meglio mettere una porta che funzioni in modo adeguato – concludono i consiglieri d’opposizione –; vogliamo che i soldi pubblici vengano investiti in modo proficuo e che quei pochi lavori fatti, vengano seguiti attentamente durante la loro esecuzione".