REDAZIONE VIAREGGIO

Raid nelle ville della Versilia Sgominata banda di albanesi

Blitz della Polizia culminato con due arresti. Il valore della refurtiva recuperata supera i 300 mila euro

Raid nelle ville della Versilia Sgominata banda di albanesi

Hanno messo a soqquadro la Versilia per un’estate, saccheggiando una quindicina di ville assicurandosi un bottino stimato di oltre 300 mila euro fra oggetti d’oro, orologi di marca, vestiti firmati e costosissime valigie. Forse pensavano di farla franca, ma non potevano immaginare che le loro mosse venivano minuziosamente seguite dagli investigatori della polizia. E così ieri mattina all’alba è scattato il blitz che ha portato in carcere due albanesi residenti in provincia di Massa di 34 e 44 anni. E’ il frutto di mesi e mesi di indagini (tradizionali e tecnologiche) avviate nel giugno dello scorso anno dalla Questura di Lucca insieme ai commissariati di Viareggio e Forte dei Marmi sotto il coordinamento della Procura di Lucca. I furti avvenivano sistematicamente di notte mentre gli ospiti delle ville per lo più affittate a turisti stranieri. I primio sono stati commessi a Camaiore e Pietrasanta. Poi il loro raggio d’azione si è esteso a Massarosa, Seravezza, Forte dei Marmi e anche Lucca..

Una prima svolta nelle indagini si è avuta dopo che in occasione di uno di questi furti, è stata rubata un’Audi Q3 Sportback nera con i vetri oscurati. Infatti, attraverso i lettori targhe dei comuni della Versilia, emergeva che i passaggi del mezzo venivano rilevati soltanto in orari notturni e in zone isolate residenziali, caratterizzate dalla presenza di una forte concentrazione di ville. Gli investigatori hanno avviato un’attività tecnico-investigativa, che ha consentito di avere conferma del coinvolgimento della Sportback nei furti oggetto di indagine. Inoltre, attraverso successivi e mirati servizi di osservazione si è potuto individuare il punto esatto in cui l’auto veniva custodita”, punto da cui a tarda sera veniva prelavata per commettere i furti, a seguito dei quali, poco prima dell’alba, veniva nuovamente parcheggiata. Da lì i due albanesi prelevavano l’auto e iniziavano i loro giri alla ricerca di abitazioni da colpire.

Dopo l’identificazione dei due uomini, l’indagine si è concentrata su eventuali altre auto in loro possesso, ipotizzandosi sin da subito che la banda avesse a disposizione anche veicoli “puliti”, da utilizzare nelle fasi antecedenti e successive ai raid, per non dare nell’occhio in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine. Ed infatti, nel giro di pochi giorni sono state individuate ben 4 auto oltre a un furgone, Ford Transit, che le indagini hanno dimostrato venire utilizzato esclusivamente nei giorni feriali per far credere che si trattasse di mezzo adibito a spostamenti per motivi di lavoro ed eludere in questo modo eventuali controlli.

Per diverse settimane, tutti i giorni gli investigatori hanno battuto palmo a palmo i tragitti percorsi dall’Audi, alla ricerca di telecamere utili e delle vittime di eventuali altri colpi, partendo proprio dalle zone in cui, nel corso della notte, erano state rilevate soste particolarmente lunghe.

Ingente il valore dei beni rubati, quantificabile in oltre 300.000 euro. In un caso, il 17 luglio a Pietrasanta, i due cittadini albanesi si sono persino impossessati di una Porsche 911. L’auto venne poi ritrovata qualche ora dopo in un parcheggio e restituita al proprietario. Nella refurtiva oggetti preziosi, orologi di pregio (Patek Philippe, Cartier, Rolex ecc…), valigie rivestite in pelle di coccodrillo del valore di migliaia di euro, scarpe e abbigliamento di marca, prodotti di telefonia. Ad “ossessionare” i malviventi, come emerso dall’attività tecnica, era soprattutto la ricerca di abbigliamento e borse da donna, da poter successivamente rivendere, fino al punto da rimanere persino scontenti quando nelle abitazioni visitate vi erano soltanto uomini.

Al momento dell’arresto di ieri mattina, i due si trovavano all’interno delle rispettive abitazioni di Massa, dove dove conducevano con le proprie mogli e figli, una vita apparentemente normale, senza destare alcun sospetto. I due, al termine delle incombenze di rito, sono stati condotti in carcere a Massa, a disposizione della Procura. Con gli investigatori della polizia si è complimentato anche l’onorevole di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi.

Paolo Di Grazia