TOMMASO
Cronaca

Quei pacchetti di follower e il rischio bolla

I social network sono diventati una moda, con adolescenti che cercano di primeggiare sui loro amici e politici che competono per avere più follower. Ma questa bolla è destinata a scoppiare, come dimostra il caso di Chiara Ferragni.

Strambi

Ecco quindi che per non essere considerati degli sfigati tutti ad implorare nonni (assai perplessi) e genitori (un po’ invidiosi) di avere un bel pacchetto con cui ’’spaccare’’. Del resto i modelli che la società trasmette sono questi. I profili di Filippo Champagne o Nevio Lo Stirato servono per capire il fenomeno. O se vogliamo restare più vicini a noi andatevi a guardare la pagina di Pippetto o quella di Luca Mastrangelo, noti soprattutto tra gli amanti del calcio. Vi ricordate la “Bestia“ di Matteo Salvini, la grande macchina caccia consensi gestita da Luca Morisi? Serviva proprio a vincere la sfida, prima ancora che alle urne sui social. Un fenomeno che investe tutti i campi. Per restare a quello agonistico del pallone pensate che il derby milanese vede i rossoneri avanti con 70 milioni di follower rispetto ai cugini nerazzurri dell’Inter che sul web si fermano a poco più di 65 milioni. Una moda che invade e pervade tutto. Ecco perché in rete si trovano perfino i tutorial su come comprare pacchetti di follower. I più ricercati sono quelli asiatici. Inutile starvi a spiegare perché: hanno prezzi più competitivi. Così tutti a chiedere un bel pacchetto come regalo. Per stupire i compagni di classe o gli amici del muretto (esisterà sempre?). Il problema, però, è che il fenomeno non riguarda solo masse di adolescenti brufolosi. Loro hanno semplicemente imitato i politici che hanno invaso Instagram o TikTok. E anche le amministrazioni comunali non sono da meno. C’è chi fa a gara pur di primeggiare rispetto a quelle limitrofe. Il problema però è un altro. Basta poco per scoprire che è solo una bolla. Pronta a esplodere come quelle che si facevano con l’acqua saponata o con le Big Babol. Un piccolo errore e pluf! Tutto evaporato. Non ci credete? Eppure basta guardare al profilo di Chiara Ferragni che di questi tempi patisce per la fuga di followers, (e ci fermiamo qui), per capire come tutto sia evanescente. Forse è il caso di cominciare a rifletterci.