REDAZIONE VIAREGGIO

Darsena, il quartiere bello e maledetto. Le strade della movida rosse di sangue

In meno di otto mesi due omicidi, uno tentato e una violenza sessuale

Carabinieri (Germogli)

Viareggio, 22 giugno 2015 - Darsena, un quartiere bello e maledetto. Le strade del divertimentifricio per eccellenza trasformate nelle strade del sangue. In pochi mesi due omicidi, un tentato omicidio, una tentata violenza sessuale. Liti, risse e spaccio di droga il pane quotidiano di tante serate. Nello spazio di 2-3 chilometri è successo di tutto. Fatti diversi gli uni dagli altri, neppure paragonabili. Ma tutti di una gravità inaudita, enorme. Da lasciare nello sconforto e nello sgomento non solo la cara, vecchia Darsena, ma tutta la città che nel suo nobile quartiere si è sempre rispecchiata, inorgogliendosi di fronte al mondo e mettendo in vetrina la bellezza della vita di mare e le prelibatezze gastronomiche dei suoi migliori frutti,

LA DARSENA è da sempre il quartiere più operoso e vitale della città, cuore pulsante di tutta l’economia. La Darsena è un simbolo e l’immagine più suggestiva di Viareggio. Qui sono nati i bastimenti e poi gli yacht superlusso; qui lavoravano pescatori e maestri d’ascia e calafati che hanno lasciato il posto a operai e carpentieri specializzati. Col sudore del loro lavoro hanno contribuito – e contribuiscono tuttora – a rendere Viareggio l’indiscussa capitale mondiale della nautica. Attorno a questo mondo magico hanno prosperato negozi, locali e ristoranti. E’ fiorito il turismo balneare sul Vialone e, quasi come conseguenza naturale, il Vialone stesso, di notte ha iniziato ad animarsi e a riempirsi di giovani e turisti. Un connubio perfetto, economicamente vincente con le notti che si animano vicino alle banchine dove sono ormeggiati gli yacht dei più grandi paperoni del mondo o dove sono in allestimento barche che presto solcheranno tutti gli oceani.

MA QUESTO modello di fabbrica del divertimento, così unico nel suo genere, rischia di cadere sotto i colpi della cronaca nera. Fatti gravi, ripetuti nel tempo. Per due volte, a stretto giro di posta, uno dei locali cult del Vialone è stato chiuso dalla Questura a causa dei gravi episodi di ordine pubblico.

La notte di Halloween dello scorso anno venne selvaggiamente picchiato e ucciso in via Coppino un giovane di 37 anni, Manuele Iacconi, con quattro giovani, di cui due minorenni, accusati del feroce delitto; la scorsa settimana un marocchino di 19 anni è stato pugnalato al cuore sul Vialone e lasciato agonizzante dal suo aggressore (arrestato una paio di giorni fa dai carabinieri) sul marciapiede. Ora è fuori pericoli di vita, ma poteva essere il terzo delitto della Darsena. Un paio di mesi fa una ragazza straniera riuscì a stento a difendersi da una violenza sessuale.

Il risultato, sotto gli occhi di tutti, è quello di notti sempre meno animate, di locali sempre più vuoti, di affari sempre più al ribasso. E’ la triste realtà di oggi della Darsena. «Cosa ci veniamo a fare – ha domandato un turista a un ristoratore – se lì da voi la gente si spara per strada?».

Paolo Di Grazia