CamaioreUna volta, i freschi sposini d’alto lignaggio allungavano una bustarella al vescovo per, diciamo così, farsi “esentare“ dai pur brevi periodi di castità imposti alle coppie appena ordinate. E pare che proprio da questa pratica si sia originata la leggenda dello jus primae noctis. Oggi, più prosaicamente, a chi decide di pronunciare il "fatidico sì" in municipio o in una sede distaccata – anche le strutture private rientrano nella categoria –, il Comune chiede un rimborso spese "diversificato in base al luogo, all’orario e ai giorni in cui vengono richiesti i riti civili", recita il regolamento comunale.
Nei giorni scorsi sono state approvate le nuove tariffe. Eccole: in sala consiliare, in orario di servizio (dal lunedì al sabato dalle 10 alle 11,30 e il lunedì e mercoledì alle 16), lo spazio è gratuito; il sabato alle 15 e alle 17 invece servono 150 euro (262,50 per i non residenti); la domenica alle 10, alle 11,30 e alle 17 si sale a 200 (350 i non residenti). A Palazzo Tori, in orario di servizio i residenti pagano 100 euro, i forestieri 200; il sabato ne servono 250 (437,50 i non residenti) e la domenica 300 (525). Al Teatro dell’Olivo, la spesa è di 350 euro in orario di servizio (500 i non residenti), 500 euro il sabato (875 chi viene da fuori) e 600 la domenica (1.050). Al Pontile, servono 400 euro (600) in orario di servizio, 600 (1.050) il sabato e 750 (1.312,50) la domenica. A Villa Murabito, sono 200 euro (350) in orario di servizio, 400 (700) il sabato e 550 (962,50) la domenica. Nelle sedi distaccate, il costo è fisso: 750 euro i residenti, 1.312,50 i forestieri.