
Un giovanissimo Gianni Agnelli, che oggi avrebbe compiuto 100 anni, a Viareggio
Versilia, 12 marzo 2021 - Famose le sue battute come quella riferita a Marcello Lippi: "Il più bel prodotto di Viareggio dopo Stefania Sandrelli". Proverbiale la sua voglia di divertimento in una Versilia che era davvero ruggente e che lui negli anni Cinquanta e Sessanta aveva vissuto intensamente. Gianni Agnelli avrebbe compiuto oggi 100 anni e cominciò a frequentare la nostra zona quando era bambino. Era il 1926 quando Edoardo Agnelli, figlio di Giovanni fondatore della Fiat e papà di Gianni, acquistò la neorinascimentale villa Costanza a Roma Imperiale dall’ammiraglio Morin a inizio del Novecento. Nasce la conosciutissima villa Agnelli dove la grande famiglia trascorre lunghe e intense vacanze. Erano gli anni in cui "Vestivamo alla marinara" come scritto nel romanzo autobiografico da Susanna Agnelli in cui parlava delle frequentazioni fortemarmine di lei e dei suoi fratelli Gianni, Umberto e Giorgio insieme ai familiari. Celeberrimo l’aneddoto in cui si parla del tunnel che venne fatto costruire da villa Agnelli (oggi Augustus) fino all’accesso al mare (oggi Bambaissa). Gli Agnelli erano preoccupati che mamma e figli corressero pericoli nell’attraversare il lungomare pur transitato all’epoca da pochi mezzi.
Dal libro non è mai stato tratto un film (che doveva essere girato e diretto da Mauro Bolognini) proprio per l’opposizione dell’Avvocato che comprò tutti diritti perché non voleva far diffondere informazioni riservate su sua madre Virginia che, diventata vedova, ebbe unarelazione con lo scrittore Curzio Malaparte. Memorabili le serate di Agnelli in Capannina.
Amico personale della famiglia Franceschi ogni sera d’estate arrivava in compagnia di donne bellissime. Lasciava la sua auto in custodia al posteggiatore storico della Capannina Giulio Tarabella che amava raccontare il rapporto fiduciario che aveva con Gianni Agnelli. "Quasi sempre l’Avvocato – spiegava Giulio – era tra gli ultimi ad andare a casa. Riprendeva la sua auto quando albeggiava, dopo lunghe ore trascorse a giocare a carte e a ballare". E memorabili restano i dialoghi e le battute tra l’Avvocato e il cameriere storico della Capannina Pasquale Casiello, un adorabile guascone che univa la simpatia meridionale a quella versiliese. Conversazioni un po’ surreali nelle quali l’avvocato reggeva la parte. Ma Gianni Agnelli amava anche Viareggio e uno dei motivi di questa grande simpatia, ricambiata, era la passione che aveva per le barche. Che ormeggiava in Darsena prima di raggiungere il Forte con folli corse sul lungomare a bordo di vetture scoperte e lussuose.