REDAZIONE VIAREGGIO

Protesta contro l'accorpamento delle scuole a Viareggio e Pietrasanta

Studenti e docenti si oppongono all'accorpamento dei licei Carducci e Don Lazzeri Stagi deciso dalla Provincia di Lucca.

Salvo il “Carducci“, l’artistico “Don Lazzeri Stagi“ sarà accorpato con l’Isi Marconi

Salvo il “Carducci“, l’artistico “Don Lazzeri Stagi“ sarà accorpato con l’Isi Marconi

Sono stati giorni sospesi, in bilico tra la speranza e la preoccupazione, tra dizionari, quaderni e tele, quelli di studenti, insegnanti, dirigenti e del personale scolastico del liceo classico “Giosuè Carducci“ di Viareggio e l’artistico “Don Lazzeri Stagi“ di Pietrasanta, dopo la voce, ipotetico, di un possibile accorpamento per l’anno accademico 2025/2026 tra i due istituti superiori. Ipotesi che hanno scatenato, negli ultimi giorni, un grido unanime di protesta e disappunto, in primis di chi, in quelle scuole, lavora e studia.

Dai dirigenti delle rispettive scuole, presunte interessate, Giovanni Fiorillo e Nadia Ambrosioni, agli studenti e alle forze politiche, in attesa di un’ufficialità, che confermasse o smentisse da parte della conferenza zonale della Provincia di Lucca tenutasi ieri. Un’ufficialità che ha visto la decisione degli assessori all’istruzione del territorio, nonostante il sentimento di dissenso e profondamento contrario a qualsiasi accorpamento, "perché non bisogna tener conto dei numeri, ma di ben altre cose", sottolinea la vicepresidente della conferenza e assessore di Seravezza Valentina Mozzoni, di congiungere, al destino del “Don Lazzeri Stagi“, anziché il “Carducci“, l’Isi “Marconi“ di Seravezza e Viareggio. Con scelta, quella definitiva, che spetterà poi alla Regione nelle prossime settimane.

"Un’ipotesi diventata realtà. Che penalizza la storia dell’istituto, anche di fronte ai dati attuali numerici e di possibilità di crescita per una nuova struttura con l’importo finanziato dal Pnrr di 20 milioni di euro. Ci sentiamo penalizzati soprattutto in un contesto in cui saremo dimensionati insieme ad un istituto che ha nel suo dna una radice di tipo professionale, mentre il Don Lazzari Stagi ne ha uno diverso, di liceo artistico e tecnico", commenta Giovanni Fiorillo, che già in consiglio d’istituto aveva espresso disappunto sulla voce del nuovo dimensionamento della sua scuola.

Una voce, e una possibilità, che era arrivata anche all’orecchio e al tavolo di Lorenzo Isoppo, dirigente dell’Istituto Marconi di Viareggio e Seravezza. "Ogni scuola ha una sua identità e particolarità, quindi è sempre bene che siano distinte - aggiunge Isoppo - Questo accorpamento ci darà qualche problema sul versante del personale non docente, che non sarà come prima, ma per quanto riguarda l’offerta formativa, sebbene siano scuole con utenza e percorsi diversi, entrambe mettono insieme la tradizione versiliese, con alberghiero, artistico e tecnico, da cui potrebbero venire fuori anche cose belle, come una filiera che dalla produzione arriva alla trasformazione, o al dialogo del settore artistico con i nostri artigiani. Sicuramente, sarà una situazione diversa".

Una situazione, imposta dalla legge che impone l’accorpamento delle scuole al di sotto della media regionale, sui 600 iscritti, trova però, dall’altra parte, studenti e lavoratori in difficoltà, e anche la solidarietà di chi, come loro, in quelle stanze lavora, come i docenti del Liceo, che nelle ultime ore hanno espresso solidarietà nei confronti dei colleghi e delle loro famiglie. "È una logica meramente numerica che non tiene conto né della storia e né della diversa impostazione didattica; è purtroppo una logica figlia di una visione aziendalistica dell’istruzione che svilisce la scuola abbassandola da luogo di cultura e formazione dei cittadini di domani a mero erogatore di servizi - scrivono in una nota - Questa legge non è stata oggetto di revisione e, ribadiamo, risponde esclusivamente all’idea della scuola-Azienda, e non della scuola come luogo di formazione della persona".