Prestazioni non pagate: causa contro Atmo

Prestazioni non pagate: causa contro Atmo
Prestazioni non pagate: causa contro Atmo

Guai giudiziari per l’Associazione per il trapianto di midollo osseo (Atmo), che ha sede in via Oberdan. L’Azienda ospedaliera di Perugia ha fatto causa all’associazione accusandola di essere “scomparsa“ da cinque anni e di non aver pagato 2,2 milioni di euro per prestazioni che l’ospedale del capoluogo umbro ha svolto a favore di decine di piccoli pazienti. Il caso è emerso ieri durante il question time in consiglio regionale grazie a un’apposita interrogazione presentata dai consiglieri della Lega Valerio Mancini e Manuela Puletti. A ricostruire la vicenda è stato l’assessore alla tutela e promozione della salute Luca Coletto, anche lui esponente del Carroccio.

"Con la sottoscrizione del protocollo con il governo del Venezuela, datata 27 maggio 2010 – ha spiegato l’assessore – è stata attivata una cooperazione sanitaria che prevedeva l’erogazione di prestazioni medico-chirurgiche-sanitarie da parte dell’ematologia, vale a dire il trapianto midollo osseo, ed oncoematologia pediatrica nell’Azienda ospedaliera di Perugia. In sostanza le varie associazioni si facevano carico dei costi di viaggio dal Venezuela e di soggiorno dei pazienti e dei loro familiari, nonché della formazione di medici e infermieri. L’accordo è stato siglato dalla Regione Umbria il 30 maggio 2014 con la ’Petroleos de Venezuela S.A.’ e con l’Associazione per il trapianto di midollo osseo onlus di Pietrasanta, la quale che ha fatto arrivare molti bambini malati a Perugia impegnandosi inoltre a pagare all’ospedale il costo di tutte le prestazioni erogate. Al termine del percorso la Regione doveva emettere le relative fatture ad Atmo, da corrispondere entro i successivi 40 giorni". In base invece a ciò che sostiene l’Azienda ospedaliera di Perugia, dal 2018 in poi Atmo non ha più pagato. Di conseguenza l’azienda a partire dal 2019 ha inviato ripetuti solleciti di pagamento, iniziativa che è stata poi ripetuta nel 2020, nel 2021 e nel 2022.

"Tutti questi solleciti – ha precisato infine l’assessore Coletto – sono rimasti inevasi in quanto Atmo non è risultata reperibile. Per questo motivo nell’agosto 2021 l’Azienda ospedaliera di Perugia ha incaricato un avvocato del foro di Milano al quale conferire l’incarico per il recupero delle somme dovute dall’associazione".