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Polpette avvelenate ai cani. Così i ladri fanno razzìa

Ancora una raffica di furti nelle abitazioni sulla collina di Massarosa. I latrati hanno messo in allarme i vicini che hanno avvertito i proprietari.

Polpette avvelenate ai cani. Così i ladri fanno razzìa

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Continua, purtroppo e senza sosta, la scia di furti nelle case sopra le colline di Massarosa. In particolare i ladri si sono concentrati nella zona che da Bargecchia attraversa Corsanico ed arriva fino a Botrici. Nella serata di mercoledì sono state almeno tre le abitazioni che sono finite sotto le mire di una banda di ladri, ma secondo le testimonianze di qualche residente, le abitazioni interessate sarebbero state almeno cinque. Ingenti i danni alle abitazioni anche se i ladri si sono dovuti accontentare di un bottino abbastanza modesto. A Corsanico i ladri - dai primi rilievi fatti dalla Polizia di Stato si opta per una banda di professionisti, composta da almeno tre individui - hanno inperseverato proprio prima dell’ora di cena, approfittando dell’assenza dei padroni di casa.

Paola Benedetti, che già aveva subito un furto 4 anni fa (bottino che fruttò ai malintenzionati decine di migliaia di euro), è stata allertata dalla vicina riuscendo almeno a limitare i danni. "Stavo rincasando dal PalaBarsacchi, dove insegno pattinaggio artistico, attorno alle 19.30 quando la vicina mi ha chiamato insospettita dai latrati dei cani. Ho immaginato subito cosa potesse essere accaduto anche perché, nella notte di sabato il mio bracco da caccia è stato avvelenato con una polpetta. Si tratta, per forza, di professionisti". "Attorno al giardino di casa – racconta ancora Paola – c’è un grosso uliveto e posso pensare che siano passati da lì. Poi hanno forzato le inferriate ed entrati in casa hanno disattivato l’allarme". Sono bastati pochi minuti per mettere a soqquadro casa, concentrandosi sul 1° piano, dove si trovano le camere da letto. "Hanno rovesciato tutti i cassetti, le cassapanche e gli armadi – dettaglia ancora – senza trovare niente di particolare valore, eccezion fatta per qualche braccialetto d’argento. Per il resto in casa non tengo più quasi nulla dopo il furto di contanti, computer, bracciali d’oro, vassoi d’argento e anche un rolex di valore. In compenso hanno distrutto cassettoni e porte con dei picconi, forse per scaricare la frustrazione per il magro bottino". La rabbia, tra i residenti dei piccoli borghi collinari, sale di giorno in giorno esattamente come il senso di abbandono. "Siamo nella terra di nessuno – conclude amaramente Paola – e questi soggetti si sentono i padroni di tutto. La zona è comunque illuminata, ma evidentemente non basta. L’unica soluzione sta nell’affidarsi all’installazione di videocamere, ma anche quello non basterà. Questi soggetti non hanno paura di niente e di nessuno".

Sergio Iacopetti