
La Pineta di Ponente si appresta a ripartire. Con tutta la sua bellezza e tutti i suoi problemi. In primis lo spaccio di stupefacenti e poi la sporcizia, la mancanza di bidoni e bagni e di eventi allettanti. A proposito di eventi, quest’anno non ci sarà lo street food, come richiesto dagli esercenti, che vogliono invece appuntamenti più soft che si addicono alla tranquilità del polmone verde della città. E poi c’è l’incognita (più sì che no) Teatro Estate...
Tutto è nato da un ramo caduto a settembre e la stagione del “Teatro Estate” è terminata. Ora stanno finendo le verifiche sulle altre piante e la messa in sicurezza della zona. "Appena mi danno l’ok - dice Franco Giorgetti, presidente della onlus Per un futuro possibile che organizza la manifestazione - noi si parte con l’organizzazione, anche se siamo indietro perché bisogna contattare le compagnie, i personaggi del talk-show, i musicisti, etc. Ma ho fiducia perché l’amministrazione ci ha detto che ce la faremo. Sono fiducioso".
Intanto diverse attività hanno già alzato la saracinesca con queste belle giornate di sole, anche se i problemi da risolvere sono tanti "La Pineta è più sporca degli altri anni – denunic Massimiliano Francesconi del Burlanolo, che d’inverno è uno degli aiutanti del carrista Roberto Vannucci – ma speriamo bene a Pasqua, quando saremo tutti aperti. Sarebbe opportuno che gli alberi che hanno tolto, 5 o 6 solo qui davanti, fossero ripiantati. Per il resto grandi feste non ci devono essere, ci sono diverse attività e bisogna puntare su eventi soft come ad esempio la fiera del libro o dei fiori, mercatini, esposizioni. I camion non devono entrare su viale Capponi. La droga? La situazione è molto migliorata. Dove sono gli spacciatori? Si sono trasferiti nella zona del Pino sul Tetto (in completo disfacimento, ndr) e forse ci dormono dentro accampati, ma se si pensa ai parchi d’Italia, non siamo così messi male".
A pochi metri c’è il chiosco il Coriandolo, quasi sold out a pranzo. "La stagione sta partendo piano e con tante paure per la pandemia e ora la guerra - commenta la titolare Rosita Bonuccelli - e non possiamo che esser preoccupati. Ma noi ci crediamo e siamo pronti. Problemi? I bagni pubblici: ce n’era uno ed è stato demolito alla fine dell’estate e il Comune non ci crede. Siamo tutti uniti per la grande partenza di aprile e non vogliamo lo street food perché vogliamo lavorare con le nostre attività: abbiamo chiesto tramite la Confersercenti di non farlo. Cosa manca? Eventi: concerti o fiere come quelle degli animali o altro. La pineta si addice a questa cose. Infine ci vogliono più cestini e decoro.
Tante altre attività sono già aperte. Nonostante i grandi sforzi delle forze dell’ordine, che negli ultimi tempi hanno arrestato diversi pusher, in pineta si continua comunque a spacciare e a drogarsi. La zona del traffico illegale si è spostata verso mare e inizia al calar del sole. Principalmente si tratta di consumatori di hascish, marijuana e cocaina, anche a dosi da appena 10 euro.
D.P.