
Il sindaco e l’assessore Gliori
"Una proposta irricevibile che si sostanzia in una nuova coltivazione della discarica ex Cava Fornace, giustificata dalla necessità di accantonare le risorse per la gestione del post mortem. Non scaricherete sulla comunità il peso dei mancati guadagni, ipotesi che per altro dovevate mettere in conto come fa ogni azienda: si chiama rischio d’impresa". Categorico il sindaco di Pietrasanta, Alberto Giovannetti con i rappresentanti di Alia (la società “madre” di Programma Ambiente Apuane, gestore della discarica) durante la riunione che, oltre al primo cittadino affiancato dall’assessore all’ambiente Tatiana Gliori, ha riunito Regione e tecnici regionali, Comune di Montignoso e società di gestione per tracciare il futuro dell’ex Cava Viti, dove i conferimenti sono stati sospesi a seguito dello smottamento di uno degli argini, avvenuto a maggio.
"Che non si parli di fatalità - ha ribadito Giovannetti - se è successo qualcosa non ha funzionato. Il sistema ambientale è fragile, i consigli comunali e regionali hanno dato indirizzi precisi per mettere fine a questa attività e la gente, dopo quello che è accaduto, non si fida più. Quindi, di altri 5-6 anni di conferimenti, con migliaia e migliaia di metri cubi di materiale ancora da scaricare, non se ne parla". Posizione sostenuta anche dall’assessore regionale all’ambiente Monia Monni. Proprio dall’amministratrice toscana è arrivata la proposta di chiedere una proroga delle tempistiche per il procedimento di Paur (la scadenza attuale è il 30 aprile) in modo da consentire al gestore di ricalibrare la sua proposta, allineandosi meglio alle esigenze rappresentate dagli enti coinvolti. "Ho dato il mio assenso perché voglio che questa faccenda sia risolta nel più breve tempo possibile e senza intraprendere percorsi conflittuali ma", ha precisato Giovannetti. Nel corso dell’incontro i rappresentanti di Alia hanno confermato che l’argine è crollato quasi un anno fa è stato messo temporaneamente in sicurezza; i sindaci hanno ribadito di giungere alla chiusura della discarica, con bonifica dell’area.