Ricorre oggi il 109° anniversario della nascita del violinista e violista viareggino Arrigo Pelliccia. A ricordarlo è Paolo Menichini. Diplomato al liceo musicale (non ancora Conservatorio) di Bologna appena 16enne col massimo dei voti e la lode, debutta a 19 anni all’Audiorium Augusteo di Roma con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Pelliccia era stato segnalato a Benito Mussolini il quale, anche su consiglio del compositore Ottorino Respighi, lo mandò a studiare alla Hochschule für Musik di Berlino; da qui l’interesse di Furtwängler. "A soli 13 anni Pelliccia suonò nel gennaio 1925 all’ex Teatro Kursaal di Viareggio – ricorda Menichini – ma il vero debutto è del 1932: è la sera del 10 maggio al Teatro Eden con Arrigo al violino accompagnato dal pianista Artalo Satta. Il programma di sala viene venduto a beneficio della Cassa Scolastica, ’dietro oblazione non inferiore a lire 1’ per il liceo-ginnasio Carducci".
Nel 1929 Pelliccia entra a far parte dell’Orchestra Stabile Fiorentina chiamato dal direttore Vittorio Gui; nel 1933 viene invitato ancora da Furtwängler ad eseguire il Concerto Gregoriano per violino e orchestra di Respighi con i Berliner Philharmoniker; una trentina di testate giornalistiche tedesche recensirono il concerto. Il 26 giugno 1956 Pelliccia esegue alla Scala ‘in prima italiana’ il concerto per violino e orchestra “Alla memoria di un angelo” di Alban Berg mentre nel 1948 a Venezia aveva eseguito in ‘prima europea’ il concerto per violino e orchestra di Arnold Schönberg. "La qualità maggiore del violinista viareggino era la duttilità – evidenzia Menichini – davvero problematico passare dal sostanziale lirismo del concerto di Beethoven all’impervio virtuosismo di Paganini fino alla complessità del concerto di Schönberg. Tutte cose che Pelliccia faceva senza difficoltà".
Nel 1959 ottiene la Cattedra di Violino e Viola al Conservatorio Santa Cecilia a Roma. Notevole l’attività discografica che culmina nella registrazione della sinfonia per violino, viola e orchestra di Mozart con la London Symphony Orchestra diretta da Sir Colin Davis. Pelliccia torna ad esibirsi nella sua Viareggio in varie occasioni: il 21 aprile 1985 il Comune gli consegna una Medaglia d’Oro per avere onorato con la sua arte la città in Italia e all’Estero. Muore a Roma il 19 luglio 1987.