REDAZIONE VIAREGGIO

Pd, se ne va anche Riccardo Bertini

L’ex assessore: «Non condivido le scelte a livello nazionale e locale»

Riccardo Bertini

Viareggio, 15 novembre 2015 -  PD: vecchia guardia e nuove leve accomunate solo da una cosa, addio al partito. Dopo Gianmarco Romanini, ex vicesindaco della giunta Betti, se ne va anche Riccardo Bertini, storico dirigente dai tempi del Pci attraverso tutte le trasformazioni di questo agglomerato di centrosinistra che la sinistra non considera sinistra. «Non comprendo più la gestione del partito».

BERTINI ha ricoperto moltissimi incarichi nella sua attività politica, a fianco del lavoro di dirigente sia in Regione che alla Provincia di Pisa. E’ stato anche assessore all’urbanistica durante la giunta di Marco Costa, prima dell’era marcucciana: un periodo in cui veniva considerato l’uomo forte dell’amministrazione comunale. Messo da parte con l’avvento di Marcucci, è ritornato a occuparsi del Pd dopo la caduta della giunta Betti, e ha contribuito a organizzare l’incontro con gli amministratori di Alessandria per parlare della loro esperienza del dissesto. Vicino al consigliere Antonio Batistini, ha trovato comunque poco ascolto nell’attuale gestione commissariale di un Pd che continua spesso a comportarsi come se non ci fosse il dissesto, e a Viareggio non fosse successo nulla.

E ORA la decisione estrema, annunciata ieri a un gruppo di amici durante una discussione al Piazzone: «Ho deciso di non rinnovare la tessera del Pd – la laconica spiegazione – Non condivido più le politiche nazionali del partito, e anche a livello locale le cose non vanno bene. Non mi ci ritrovo più. E non me ne vado per trasferirmi altrove. Basta, me ne sto a casa». E’ una trasumanza, quella che sta vivendo il Pd renziano alleato a importanti settori del centrodestra, e che a Viareggio non disdegna di appaiarsi alla Lega in votazioni e mozioni pur di dire no a Giorgio Del Ghingaro, piddino senza rinnovo della tessera com’è accaduto a altri. E molti altri ancora, che hanno chiesto il rinnovo, non hanno ricevuto risposta anche se alle ultime elezioni non si sono schierati pubblicamente coi «lucchesi». Per esempio, Alberto Corsetti. Invece Andrea Palestini resiste: per quale ragione, ormai, lo sa solo lui.

b.n.