VERSILIA
Nei dieci anni da sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto ha maturato un forte seguito politico e personale. E con appena 41 primavere alle spalle, non sente la pressione della fretta.
Del Dotto, come accoglie l’esclusione dalle liste?
"Mi era stata chiesta la disponibilità e l’ho data. Prendo atto: un partito fa le sue scelte e siamo tutti felici che ci siano candidati per cui correre, anche se rispetto alle direzioni prese dal partito l’entusiasmo del territorio e i meriti sono stati trascurabili".
E’ deluso?
"No, sono serenissimo. Non avevo neanche messo in conto la possibilità di correre per il Parlamento, ma sono onorato che la direzione territoriale abbia espresso il mio nome".
E ora?
"Ora penso a tirare la carretta per il Partito Democratico e per i candidati che il Pd ha scelto. Resto volentieri al servizio del mio partito, per quello che posso fare. Ho 41 anni: il il mio percorso politico non è finito, è appena iniziato e le sfide future locali, regionali e nazionali non mancheranno per rappresentare, con trasparenza, competenza e umanità, le concrete e reali esigenze della comunità".
C’è un impegno in Regione che la aspetta.
"Mi avvio a lavorare al fianco del presidente Eugenio Giani che mi ha chiamato a Firenze. Ricordando che sarà solo e unicamente la mia gente, a partire dalla Versilia e dalla Toscana, a motivare il mio impegno, sia in un partito che in un’istituzione".
DanMan