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Oltraggiato il cippo di don Libero. Rubati i fiori per il prete-eroe

Sdegno a Valdicastello. Domani incontro con Benotto

Oltraggiato il cippo di don Libero. Rubati i fiori per il prete-eroe

"Che senso ha rubare i fiori da un cippo che ricorda il sacrificio di don Libero Raglianti e degli altri civili trucidati dai nazisti?". Interrogativo pieno di sdegno quello che arriva da Valdicastello, dove alcune sere fa ignoti hanno strappato i fiori per poi gettarli nel torrente Baccatoio. Don Libero, insignito della medaglia d’oro al merito civile alla memoria, era stato parroco della pieve di Valdicastello dal 1940 al 1944, anno in cui fu arrestato, torturato e fucilato a soli 29 anni dai nazisti. Il cippo è dedicato a lui e ai 14 civili trucidati al Molino Rosso. "È un gesto – dicono gli abitanti, che hanno provveduto a ripristinare i fiori – di uno squallore e una vigliaccheria unica. Chiunque sia stato si deve solo vergognare". La figura di don Libero terrà banco all’incontro in agenda domani alle 17,30 alla parrocchia di Valdicastello con la presentazione del libro “Don Libero Raglianti“ di Gianluca Fulvetti. Tra i presenti sono attesi l’arcivescovo di Pisa monsignor Giovanni Paolo Benotto, i sindaci Alberto Giovannetti e Maurizio Verona e il vice presidente della Provincia Nicola Conti.

d.m.