Pubblicare un romanzo a 20 anni non è una cosa scontata, se poi il romanzo è scritto in inglese da una studentessa su tematiche non semplici, è ancora più straordinario. Greta D’Amanzo, di Valdicastello, al secondo anno del corso di laurea in ‘Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione’ all’Università di Pisa, ha pubblicato da pochi giorni il suo primo romanzo, “Oblivion: They Called Her a Killer“ , "un libro che si colloca tra la fantascienza e il post-apocalittico, in un futuro prossimo distopico, con una profonda analisi psicologica dei personaggi - descrive l’autrice - Nel 2053 un blackout globale apparentemente irrisolvibile provoca il caos e l’anarchia. I cittadini formano gang criminali per sopravvivere e ogni speranza di ritorno alla normalità è perduta. L’idea sarebbe di sviluppare una saga incentrata su personaggi diversi in ogni volume".
Quando è nata la passione per la scrittura?
"Alle scuole medie. Ho sempre sentito un forte bisogno di scrivere, senza mai avere l’intenzione di pubblicare. È stato solo grazie all’incoraggiamento di professori, amici e parenti che ho trovato il coraggio di arrivare alla pubblicazione".
Perchè hai deciso di scriverlo in inglese?
"È la lingua in cui mi sento più a mio agio. Grazie agli studi al liceo, ho raggiunto un livello d’inglese che mi permette di scrivere in questa lingua".
Perchè non hai scelto un editore ‘tradizionale’?
"Ho optato per una piattaforma italiana che mi ha supportato durante tutto il processo di pubblicazione".
G.A.