
Obiettivo "Rifiuti zero" La strada è ancora lunga Differenziata al 70,7% "Possiamo migliorare"
di Martina Del Chicca
Tra i comuni toscani con più di 15mila abitanti quello di Certaldo – secondo l’ultimo report di Legambiente – è il più “riciclone“. Con una media 53 chili di rifiuti indifferenziati pro capite prodotti in un anno e l’85,4% di differenziata. In provincia di Lucca la “maglia green“ va invece a Capannori, con 46.253 abitanti che producono poco più di 74 chili di spazzatura senza seconde possibilità e l’83,7% di differenziata. Risultati che Viareggio, per ora, vede col binocolo.
In città nei primi sette mesi del 2023 – secondo i dati forniti da Sea Ambiente – la raccolta differenziata si è infatti assestata al 70,67%; circa un punto in più rispetto ai primi sette mesi dell’anno passato. Sono 7.517 le tonnellate di rifiuto indifferenziato prodotto fino a luglio, e 18.118 quelle di differenziato. Dunque la strada da fare per arrivare all’obiettivo "Zero Waste" è ancora lunga. E secondo l’amministratore unico di Sea Ambiente, l’avvocato Fabrizio Miracolo, l’ostacolo principale per raggiungere la meta "sono i vacanzieri mordi e fuggi e quelli delle seconde case". "E – aggiunge – credo che a rallentare questo processo abbia influito anche la pandemia, che in qualche misura ha allontanato l’azienda dai cittadini limitandone il rapporto diretto".
Ma considerando "che Viareggio è una località turistica e l’aumento dell’appetibilità della città nel suo complesso – prosegue – i dati sono comunque incoraggianti". L’obiettivo di Sea Ambiente di concerto con Sea Risorse, che si occupa della raccolta, "è spingere tutte quelle strategie che possano permetterci di raggiungere la meta dei ’Rifiuti Zero’. Perché possiamo ancora migliorare". Ma secondo l’avvocato Miracolo è fondamentale la collaborazione di tutti, anche di chi abita Viareggio per il tempo di una vacanza: "E in particolare mi riferisco ai titolari e agli occupanti delle seconde case, che devono rispettare i giusti criteri di conferimento". O seguendo il calendario del porta a porta, attraverso le isole ecologiche informatizzate "oppure – conclude – attraverso il servizio di ritiro H24 per le situazioni straordinarie. Le possibilità ci sono, ma serve anche la buona volontà".