
Nuova vita per il Teatro Argentina Partito il restyling dell’ex cinema
Rinasce il Teatro Argentina di Capezzano Pianore: dopo quasi un secolo l’elegante struttura riaprirà il sipario grazie all’investimento di privati e all’accordo con il Comune. Transenne e teli bianchi per delimitare il cantiere a protezione di quello storico teatro sorto addirittura nel 1922: il professor Renato Bonuccelli con il figlio, l’ingegner Marco, hanno affidato a Massimo Ceragioli, noto architetto della zona, la nobile impresa del recupero di quella testimonianza di spettacolo, cultura e aggregazione che ancora è nella memoria di tanti. Intanto dalla facciata, gialla con profili bianchi, è quasi magicamente riemerso l’orologio che segna l’ora dell’originario ingresso a teatro, le 20 in punto: di quel periodo appunto in cui le giornate iniziavano presto e finivano non certo nelle ore notturne dell’attuale movida versiliese era quello il confine che segnava l’inizio delle serate in platea per seguire la proposta del giorno. Ma tante sono le abitudini mutate anche se per il luogo questo edificio avrà un’ interessante funzione che pesca sicuramente dall’originaria destinazione: quella di cinema e teatro.
Il progettista dell’Argentina non era famoso, mentre lo fu il decoratore Liberty, tale Muzio Scevola Carrara. "Intendiamo progettare gli interni come sala polifunzionale – spiega Ceragioli – per far svolgere agli utenti teatro, musica e danza, specie alle associazioni del posto. Stiamo dialogando con l’amministrazione comunale proprio per concretizzare questo obiettivo". L’edificio sara’ anche una sala cinematografica con rassegne di vario genere che promettono di vivacizzare assai la proposta di intrattenimento della frazione dopo anni di assenza di offerte di questo tipo.
Capezzano Pianore ha bisogno di centri culturali che affianchino il teatrino San Michele della parrocchia e possano in parte supplire alla funzione che fino ad anni fa ha rivestito Villa Le Pianore, come centro di riferimento, fino al subentro della Eis con la scuola privata di qualche anno fa. La ditta appaltatrice è la Ekocasa e il direttore di cantiere il tecnico Andrea Lenzoni. L’impresa di restauro della facciata è la Nicolae Barbu e mentre per compiere l’opera di restauro dell’orologio sulla facciata è stata incaricata Carolina Grassi.
Isabella Piaceri