
I balneari non hanno certezze sulla data di apertura dei bagni. Il clima di attesa però parla di fiducia.
Dice Barbara Bianchi del Bagno Bianchi: "Stiamo facendo manutenzioni, perché finché non ci verrà dato il via non si potrà partire con il montaggio della attrezzature. A chi chiama per avere informazioni chiediamo di richiamare più in qua". "Siamo speranzosi— evidenzia Maria Grazia Cruciani del Maestrale — Purtroppo chi ci governa non ha ben chiaro cosa significhi far aprire un’attività, serve tempo e programmazione, non è che gli ombrelloni si montano da soli dall’oggi al domani. Per non parlare delle assunzioni. Purtroppo abbiamo speso soldi per adeguarci alle nuove norme, per essere in regola ma dopo un anno ci troviamo nella solita situazione. Quindi ci auguriamo di riaprire a metà maggio anche se sarà più realistico il 2 giugno, che in ogni caso sarebbe già tardi. Per fortuna abbiamo una clientela prettamente stagionale, e quindi abbiamo incassi certi, però comunque le prenotazioni poi si devono concretizzare. Quindi ancora siamo nel limbo”. E aggiunge: “siamo legati all’andamento dei dati pandemici, quello non c’è mai da dimenticarselo. Confidiamo nei vaccini".
Insiste sui vaccini anche Stefano Antonelli del Maruzzella. "Credo che finché la gente non sarà vaccinata si muoverà poco. Quindi ci sarà da vedere come evolverà la situazione in questo mese. Speriamo di iniziare a lavorare a giugno come l’anno scorso, che per noi non sarebbe comunque un bene, visto che sarebbe un mese in meno della stagione normale. Prevedo che anche quest’anno avremo più giornalieri che stagionali, che però hanno molte variabili". Certa della presenza di turisti Monica Pardini dello Stella Sud. "Se ci faranno aprire la gente verrà. Perché comunque c’è voglia di muoversi, anche per questo quando ci sarà la ripartenza è importante che ci si possa muovere tra regioni. Perché solo con le persone del posto non è fattibile fare una stagione, ma credo non solo in Versilia, da tutte le parti. Speravamo in una partenza nel 25 aprile ma sicuramente non sarà così. Quindi ci auguriamo i primi di maggio. Più che altro per chi come noi ha anche il settore ristorazione ci darebbe un po’ di respiro. Prima della pandemia si riapriva nei fine settimana anche prima dell’inizio della stagione vera e propria, ma dall’anno scorso non è stato più possibile".
Alice Gugliantini