REDAZIONE VIAREGGIO

"No al nuovo divieto di asporto dopo le 18"

La Fiepet insorge contro l’imminente Dpcm Conte e chiede invece regole certe per riaprire le sale di bar e ristoranti anche la sera

"Siamo stanchi di essere considerati i principali colpevoli dell’impennata dei contagi“. Così Adriano Rapaioli della Fiepet si scaglia contro il prossimo Dpcm, le cui anticipazioni riguarderebbero anche il divieto di asporto dai bar a partire dalle 18 (e dai ristoranti dalle 22) lasciando libere le consegne a domicilio. Un’idea per limitare la movida.

"Sarebbe il colpo di grazia su migliaia di attività – dice Rapaioli – L’emergenza economica del settore della sommi strazio e è già insostenibile. In questi mesi l’asporto ha permesso a molte attività di galleggiare. Ci sarà anche un impatto psicologico sugli imprenditori. Pure lavorando nel rispetto di tutte le regole di sicurezza, bar e ristoranti vengono di fatto accusati, senza evidenze oggettive, di essere attività a rischio. I ristori hanno coperto solo il 15% delle perdite di bar e ristoranti". In base ai dati governativi, in provincia di Lucca e per tutte le categorie, non solo pubblici esercizi, il decreto rilancio ha distribuito 55,8 milioni a 20.176 attività, e i decreti ristori 33,7 milioni a 8.431 attività. Fiepet però chiede anche nuove norme per le riaperture serali dei ba e ristoranti.