GAIA PARRINI
Cronaca

Nicholas Ori, ’inviato’ ai Corsi: "Quando sarò grande farò il carrista. E allora mi intervisterò... da solo"

A colloquio con il bambino di 7 anni che sul suo profilo YouTube racconta le storie della cartapesta "Adesso sto facendo una carretta piccolina-piccolina: “Burlamacco in riva al mare, Burlamacco sul libeccio“" .

Nicholas Ori, ’inviato’ ai Corsi: "Quando sarò grande farò il carrista. E allora mi intervisterò... da solo"

È un piccolo Burlamacco con il microfono, Nicholas Ori, che si vede sfilare sul lungomare e intervistare i personaggi del Carnevale. Nato e cresciuto a Carrara, Nicholas ha però nelle vene i coriandoli e lo spirito viareggino e, a soli 7 anni e mezzo, già racconta nei suoi video la cultura di cartapesta, canta, e realizza i suoi primi carri, sognando, in un futuro prossimo, di essere lui stesso a mostrare i suoi lavori a tutto il mondo.

Nico, com’è nata la tua passione?

"È nel mio Dna. La mia mamma è di Viareggio e credo non si sia mai persa un corso e nemmeno io. Quando sono diventato grande, ho cominciato a capire cosa fossero i carri e ho deciso di fare lo stesso".

E l’idea di fare le video interviste?

"Qualche anno fa un’associazione dila Reggio Calabria, Associazione Arborescienza, mi ha chiesto di fare un reportage perché i bimbi di tutta Italia potessero vedere il Carnevale di Viareggio. L’ho fatto e poi ci ho preso gusto, così le faccio ogni anno".

Sul canale Nicopuntoit, ormai sei un giornalista influencer del Carnevale.

"Sì! Ho intervistato tutti quelli del Carnevale, ma non solo: faccio interviste anche al di fuori, ad esempio a Barba Scura X, Il Solito Dandy e tanti altri".

Per questa edizione come sta andando?

"Quest’anno per ora ho fatto 24 interviste, mi mancano Vannucci, Bonetti, Ghiselli, Franceschini, Tomei, Priscilla Borri e le maschere isolate. Ma in una giornata li recupero tutti…".

C’è un’intervista che ti ricordi particolarmente?

"Forse quella con Luca Bertozzi del 2022, perché era stato lui ad intervistare me, sinceramente non so perché…".

Come ti prepari?

"Mettendo i microfoni".

E basta? Non prepari nessuna domanda in anticipo?

"Le domande me le preparo per il primo corso, ad esempio com’è nata l’idea del carro, com’è stato costruirlo, il movimento più bello, se è venuto come lo immaginavano. Sono sempre le stesse, non è giusto che le faccia diverse. Mi sembra giusto fare le stesse domande per dare modo a tutti di rispondere".

Hai ragione....

"È una bella osservazione, lo so".

Hai anche altri talenti?

"Ho vinto L’Incanto dei rioni con il Rione Croce Verde, un motivo ci sarà. Tra poco inizierò anche una nuova avventura, con il coro delle voci bianche del Pucciniano, per andare a cantare a San Pietro a maggio. Inoltre, ho finito di scrivere la mia prima canzone, che parla di un mio brutto periodo. L’ho chiamata "Il grande pidocchio blu", e la sto arrangiando all’ukulele. Me la canto, me la suono e me la masterizzo".

Con tutte queste qualità, da grande cosa vuoi fare?

"Il carrista! Farò tutto il possibile per diventarlo. Ora faccio carrette e carri, a partire dalla mia fantasia. C’è stato un periodo in cui ne ho realizzati 22. Molti, vero? Puoi dirlo! Ne ho fatti veramente molti. Li ho portati anche a scuola, per portare un po’ di allegria a tutti, con un progetto organizzato con la maestra".

Adesso a cosa stai lavorando?

"Sto facendo una carretta piccolina piccolina: Burlamacco in riva al mare, “Burlamacco sul libeccio“. Ho fatto la scacchiera con la carta eva e ho ritagliato gli scacchi come li ha Burlamacco. Poi farò la testa, il pom pom e le braccia. È di una grandezza di nemmeno un metro, ma è bellina".

Dunque, nessun futuro da giornalista?

"Per ora vince sempre quello da carrista. Però non si sa mai… Quando diventerò carrista, magari, mi intervisterò da solo".