
Andrea Bisio
Lido di Camaiore, 14 agosto 2016 - SCATTA la multa dell’Arpat per il Luna Park sul viale Kennedy a Lido di Camaiore: oltre mille euro. Adesso chi porta i bambini si lamenta perché un luogo di divertimento è un ‘mortorio’: niente più musica per gli autoscontri Bisio, un nome che in città e’ una garanzia e un dolce ricordo per moltissimi. Un esposto di un avvocato lucchese che abita di fronte, al di là del viale Kennedy verso nord, ha fatto scattare i rilievi dei decibel da parte di Arpat e quindi la sanzione e la chiusura della musica nelle giostre. Andrea Bisio, figlio e nipote di chi ha portato le ‘macchinine’ da mezzo secolo ed oltre a Camaiore, per tutte le fiere e le occasioni, è davvero amareggiato.
«SI POTEVA parlare – afferma – e magari trovare un accordo: invece hanno chiamato l’Arpat ed è scattata la multa. Non è un periodo florido per nessuno, paghiamo circa 25.000 euro per i costi della nostra attività e puliamo l’area. Il Comune è sempre stato disponibile e così i Vigili». La musica, stando a Bisio, accompagnava i giochi fino intorno alle 23. Del resto la zona è turistica e vicina al mare: si sentono anche i rumori delle discoteche sul mare. Qui vengono ragazzini e famiglie con bambini. «Portiamo gente a Lido – aggiunge Bisio – famiglie che altrimenti andrebbero al Cinquale...». Qualche giorno fa hanno anche organizzato un pomeriggio di festa per i ragazzini bielorussi in vacanza in zona. Insomma la musica è finita: le giostre e gli autoscontri vanno, sono belli lucidi e colorati.
«ADESSO quando alla sera la gente viene – continua Bisio – si chiede il perché di questo ‘silenzio’ in un posto di divertimento...». È il solito e annoso scontro tra residenti e attività di animazione. «Ma allora che succederà quando verrà fatta la nuova Bussoladomani?». Questa la domanda che molti si pongono. È chiaro che sia l’amministrazione che la polizia municipale, di fronte al reclamo di privati e ai parametri dell’Arpat, non possono fare alcunché. Ma Bisio alla fine, in modo carino e simpatico, chiosa: «Il mio nonno ha tenuto in braccio centinaia di bambini a Camaiore – chiude – anche il Comandante Barsuglia .... Te come ti chiami?»
i.p.