Murzi: "Solo chi avrà il green pass potrà andare in vacanza"

Promozione basata sulla sicurezza dei luoghi. "Abbiamo riguadagnato presenze, tanti si sono trasferiti qua per lavorare a distanza"

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Il presidente dell’ambito turistico Bruno Murzi (nella foto) non si fa illusioni. Non ci sarà un futuro senza Covid, almeno nel medio periodo. E nemmeno un’industria delle vacanze come prima. Il green pass, cioè il certificato vaccinale, deciderà chi potrà viaggiare e usufruire dei servizi pubblici, e chi no.

"Bisogna capire che va superata la fase dei contagi. Il virus resterà fino a che nel mondo ci saranno bacini come l’Africa dove non si fanno vaccini. Nulla sarà mai più liberalizzato: avanti coi vaccini. Le prospettive del turismo dipendono dalla possibilità che la gente ha di muoversi. Ciò si ottiene solo vaccinando la popolazione. I contagi stanno risalendo, da qui al 30 luglio il Governo prorogherà certamente lo stato d’emergenza sanitaria e forse introdurrà di nuovo restrizioni. Alcune regioni torneranno in zona gialla. I dati attuali mostrano che il 70% dei nuovi contagiati non è vaccinato, ma più significativo è che l’80% degli ospedalizzati non è vaccinato. Il vaccino previene, non azzera il contagio. Ma soprattutto previene le fasi gravi della malattia, che si manifesta in forma leggera o asintomatica".

"E’ evidente – prosegue Murzi, che è medico – che un paese turistico deve avere delle forme di protezione che non possono essere il divieto di viaggiare o andare al ristorante. Salvo categorie come medici e infermieri, la Costituzione vieta i trattamenti sanitari obbligatori. Serve un green pass senza l’obbligo vaccinale. Con le leggi attuali va lasciata la libera scelta di non vaccinarsi, a fronte della quale ci sarà la rinuncia a utilizzare mezzi pubblici, andare in vacanza, e in discoteche e ristoranti. Chi non si vaccina prima o poi dovrà rimunciare a queste libertà. Il futuro è vaccinare quante più persone possibile, e il green pass europeo o mondiale per accedere ai servizi che erano liberi e saranno controllati".

"In Versilia – conclude il presidente dell’Ambito – proseguiamo una promozione che punta sulle bellezze naturalistiche e la sicurezza della vita all’aperto. Dovremo aumentare i controlli: un claster improvviso in un ristorante sarebbe drammatico. Ma col Covid, paradossalmente, le ultime due stagioni sono state migliori che in passato. Abbiamo fidelizzato tanti italiani, facciamo che tornino e rimangano. E poi lo smart working ha portato ad avere affitti delle seconde case più lunghi. Tanti hanno scoperto che a Forte e in Versilia possono mantenersi attivi al lavoro anche se sono di fatto in vacanza in un luogo sicuro. La Versilia è sempre più attrattiva per la vicinanza alle grandi città e i mezzi di comunicazione, quindi si sta bene anche lavorando a distanza. Ciò porterà a una nuova destagionalizzazione, con persone che arrivano a giugno e prendono la casa per periodi più lunghi che in passato. E questo significa maggiori presenze turistiche".

b.n.