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Maxi multa a una gastronomia

Serviva ai tavoli. Blitz della polizia municipale dopo un’indagine e sanzione di cinquemila euro

Il comandante della polizia municipale di Camaiore, Claudio Barsuglia

Lido di Camaiore, 21 agosto 2020 - Negozio di gastronomia serve ai tavoli: scatta la multa di ben 5000 euro. E’ quanto è stato accertato due giorni fa dal personale della Polizia municipale di Camaiore che, a seguito delle attività di controllo per le prescrizioni Covid, aveva notato che un esercizio commerciale di vicinato a Lido di Camaiore, pur rispettando tali norme, non rispettava le specifiche prescrizioni previste dal Testo Unico del Commercio. Dalle attività di indagine infatti, gli agenti hanno accertato che l’attività commerciale lidese stava svolgendo di fatto il servizio assistito ai tavoli con ben quattro camerieri, eseguendo dunque l’attività di somministrazione specifica dei pubblici esercizi ovvero di bar, pizzerie e ristoranti. La legge richiede infatti che gli esercizi di vicinato o i laboratori artigianali per la produzione di alimenti, l’alimentarista, la gastronomia, la gelateria, la pizzeria a taglio e così via, possono solo far consumare in loco mettendo a disposizione se possibile, specifiche attrezzature come panche tavoli, mensole, ma non possono assolutamente fare il servizio assistito ossia il servizio al tavolo con tanto di camerieri. Così per titolare è scattata la contestazione di violazione degli articoli 48 e 114 del Testo Unico del Commercio della Regione Toscana per mancanza del titolo abilitativo ovvero della Scia.

E da qui la multa salata di 5000 euro con la cessazione dell’attività di somministrazione. Il Comando di Polizia municipale raccomanda a tutte le attività simili il rispetto delle prescrizioni normative previste dalla legge regionale per le attività commerciali che, se violate come in questo caso, vanno a concretizzare oltre che ad una una grave violazione anche un caso grave di concorrenza sleale. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, soprattutto perché la ricrescita dei contagi richiede la massima precauzione sia da parte dei titolari di attività sia da parte dei clienti. E per evitare che i sacrifici del lockdown possano vanificarsi. Isabella Piaceri