Mondo giovani: "Movida no, pigiati sul bus sì"

I genitori pietrasantini protestano di nuovo, il sindacalista sminuisce il problem a: "Tutto regolare, la capienza dei mezzi è rispettata"

L’arrivo al terminal bus di piazza D’Azeglio

L’arrivo al terminal bus di piazza D’Azeglio

Versilia, 15 ottobre 2020 - Studenti pietrasantini ancora una volta stipati in piedi come sardine sul pullman che li deve portare a Viareggio. L’ennesimo episodio si è verificato ieri intorno alle 7,20 alla partenza dal terminal bus di Pietrasanta. Con lo stesso copione di pochi giorni fa: i ragazzi accalcalti, per fortuna indossando le mascherine, e i genitori sconcertati che riprendono la scena denunciando l’episodio sui social. Uno di loro, Paolo Pardini, ha poi inviato la foto via Twitter al premier Giuseppe Conte e al nuovo governatore della Toscana Eugenio Giani. "Vi sembra normale – scrive – una cosa del genere? Poi se si ammalano i ragazzi, e di conseguenza le famiglie, sarà solo colpa della movida?". Ma la pletora politica s’è salvata l’anima coi nuovi divieti e sanzioni: far funzionare i servizi è roba per il fastidioso popolo bue. Perché il problema sanitario del trasporto pubblico, e in Versilia specialmente quello degli studenti, è lì davanti agli occhi di tutti, anche se non in tutte le località e non ad ogni corsa. Per il sindacato va tutto bene. Nicola Da San Martino, segretario Fit Cisl Toscana Nord, assicura: “Grandi problemi non ce ne sono e anche il numero degli autobus è sufficiente. Tra l’altro sono sono state anche aumentate le corse con dei veri e propri bis, con pullman gran turismo. E’ anche vero che la capienza è all’80% e ci può stare che sia qualche assembramento, considerando anche che molti viaggiano con zaini e borse. Ci segnalano anche nelle tratte più critiche, tipo quelle scolastiche, che c’è un gruppo di mamme che salgono a bordo per fare foto e denunciare la cosa. Ma comunque il numero delle persone a bordo rientra ampiamente nella normativa. Anzi l’azienda stessa aveva proposto di ridurla al 50% ma la Regione ha deciso che andasse mantenuta all’80%. I casi più critici si verificano quando ci sono sovrapposizioni di classi e scuole che escono allo stesso momento, la cui organizzazione però compete all’ufficio scolastico provinciale”. “Inoltre – spiega Da San Martino – che già nella capienza pre-Covid erano previsti posti in piedi con apposite maniglie per tenersi, quindi nella capienza effettiva di oggi vanno considerati anche loro. In più se vi è il plexiglas dietro al conducente la prima fila viene inibita alle persone perdendo posti. Ci sono poi le catenelle, la cartellonistica e il gel disinfettante per un viaggio il più possibile sicuro”. Sul fronte mascherine la situazione invece è questa: “Si sono ridotti molto i casi di persone che vogliono salire senza indossarla. Negli ultimi tempi si è verificato invece il caso di persone con la mascherina in plexiglass, a mò di visiera, che però non è idonea per salire. L’azienda varerà infatti una ancor più precisa cartellonistica per avvertire i viaggiatori. Nel caso in cui una persona dopo il richiamo dell’autista non volesse indossare la mascherina, il conducente si troverebbe costretto a chiamare le forze dell’ordine. Non è infatti in suo potere farla scendere. Ma per la persona in questione, oltre alla multa ci sarebbe anche una denuncia penale per interruzione di pubblico servizio”. Sardine sì, ma con la mascherina. R.V.