Morte Claudio Meccheri: "Poteva essere salvato"

La testimonianza del medico legale potrebbe inchiodare l’amico accusato di omissione di soccorso. Sentenza entro l’autunno.

Morte Claudio Meccheri: "Poteva essere salvato"

Morte Claudio Meccheri: "Poteva essere salvato"

Claudio Meccheri poteva essere salvato. È stato il medico legale Stefano Pierotti, ascoltato in veste di consulente dal giudice Felicia Barbieri all’udienza che si è svolta mercoledì al tribunale di Lucca, a ipotizzare la dinamica della tragedia avvenuta il 29 novembre 2020, quando il 28enne originario di Valdicastello fu trovato senza vita nella sua abitazione lungo l’Aurelia, tra il sottopasso Avis e la Coop. Una testimonianza che potrebbe inchiodare l’amico di Claudio, dato che F.F., 57 anni, difeso dall’avvocato Alessio Marchetti, è accusato del reato di omissione di soccorso visto che era con lui la notte del decesso.

In base alla relazione di Pierotti, che ha confermato come sia stato un mix di alcol e sostanze stupefacenti a causare l’arresto cardiocircolatorio che non lasciò scampo a Claudio, il decesso è avvenuto nella notte tra il 28 e il 29 novembre. Ma la triste scoperta fatta dal padre Fabio, con cui Claudio viveva e insieme al quale aveva lavorato saltuariamente come muratore, risale alle alle 19 del 29 novembre. E questo significa che un pronto intervento avrebbe potuto salvare la vita al 28enne. Sul posto intervennero il ’118’ e la polizia del commissariato di Forte dei Marmi. Gli agenti allertarono poi il pm, che nominò appunto Pierotti. All’udienza di mercoledì sono stati ascoltati anche conoscenti e amici che durante la giornata avevano avuto contatti con Claudio, oltre all’ispettore di polizia Damiano Pierotti e Giovanni Montuori della polizia scientifica. Alla penultima udienza era stata ascoltata invece la madre di Claudio, Ornella Giorgi, difesa dall’avvocato Andrea Giannecchini. Prossima udienza il 22 maggio con gli ultimi testimoni, dopo di che toccherà all’esame dell’imputato: la sentenza è attesa tra settembre e ottobre.

d.m.