Guardando lo stato di manutenzione di alcuni monumenti e statue della città spesso anche poco conosciuti, pur essendo posti in luoghi di grande passaggio e visibilità, ci si accorge che molti non sono ben tenuti. Abbiamo fatto un reportage fotografico e chiesto l’aiuto di un’analisi complessiva allo storico Franco Pocci, da sempre molto attento anche a questa problematica. "Sì, devo dire che alcune opere d’arte hanno bisogno di attenzione e cura perchè non sono bene fruibili così come si presentano oggi. Partendo dal moNumento agli aviatori Caduti della 46.Brigata aerea di Pisa, in piazza Maria Luisa. Opera di Renzo Maggi, fu donato al comune di Viareggio dall’Associazione arma aeronautica nel 2007, e avrebbe bisogno di una ripulita perchè esposto alla sabbia che arriva dalla spiaggia a pochi metri, ed è calpestato dai bambini che salgono sull’ala spezzata. Si potrebbe mettere una siepe come quella che è al monumento ai marinai in piazza Campioni, che non ha danni". Professore, altri monumenti da mantenere, sono in Passeggiata e in piazza D’Azeglio.
"Davanti al bagno Balena c’è il busto in bronzo, del 1926, di autore ignoto, dedicato a Giuseppe Barsanti, personaggio importante che fu il primo proprietario del bagno Nettuno, fondatore del partito repubblicano a Viareggio a fine ’800 e progenitore dei Barsanti della villa Borbone. In piazza D’Azeglio ci sono tre busti su cui intervenire prima possibile. Sono sul fronte viale vicino alla Clap. Vi si nota Aurelio Saffi, il forlivese che con Mazzini e Armellini divenne triumviro della repubblica romana del 1849, e la sua immagine, del 1892, fu opera di Giuseppe Di Ciolo, anarchico e sculture pisano. Lo stesso autore scolpì nel marmo l’effige di Giuseppe Mazzini che si trova lì vicino.
E poi?
Più recente la statua di Ugo Brilli, letterato e provveditore agli studi di Lucca, opera di Alfredo Angeloni del 1935. In tempo di guerra qualche militare, così dicono le cronache, si divertì a rompere il naso alla statua. E così la ritroviamo oggi. Segnalerei anche il pregevole bassorilievo posto sulla facciata della Dogana in via Pilo, raffigurante Guglielmo Oberdan, l’irridente triestino che attentò a Francesco Giuseppe d’Austria. E’ opera del carrista Alfredo Morescalchi risalente all’immediato dopoguerra".
Ma c’è anche un’opera importante che molto tempo fa sparì da Viareggio...
"Era una statua in marmo a grandezza naturale di Filippo Corridoni, sindacalista irredentista morto nel 1915 che era posta in Passeggiata dove ora c’è il pennone bandiera e che fu tolta al termine della guerra".
Walter Strata