Misericordia al voto. Antonucci il preferito

L’esito del rinnovo delle cariche. L’ex governatore Salvatori:. "Mi ritiro, servono energie. e largo ai più giovani".

Misericordia al voto. Antonucci il preferito

Misericordia al voto. Antonucci il preferito

La Misericordia segna la svolta con la prima mandata elettorale dopo le modifiche allo statuto (per l’adeguamento ai nuovi codici per il terzo settore) e la conclusione del mandato di Pier Giorgio Salvatori che dopo 8 anni di reggenza ininterrotta (e altri 8 in passato) non si è ricandidato al consiglio. A entrare nel magistrato sono: Luca Antonucci (46 preferenze), Nino Verona (44), Mirella Marchi 40, Elisabetta Boccoli (32), Samuele Chericoni (31), Mirco Del Chiaro (26) e Melisa Esposito (23). Il collegio dei probiviri è formato da Leopoldo Allacorta (43), Michele Baldi (33) e Pier Giorgio Salvatori (19). Presto il magistrato si riunirà per eleggere il presidente e tra i papabili circola il nome di Antonucci. "Lo scorso anno – riassume Salvatori – non riuscimmo a fare le lezioni per assenza degli 11 candidati necessari; poi il nuovo statuto ha portato a 7 gli elementi. Ho deciso di non scendere in campo per fare il nonno a tempo pieno ed è giusto lasciar spazio a persone giovani con idee innovative perchè il mondo della Misericordia è complesso e necessita energie. Mi dispiace che sia rimasto escluso Pier Lorenzo Vanni, mio bravissimo vice governatore che è persona meritevole e che ha portato avanti la nostra cooperativa del lavoro ai tempi del sindaco Neri quando c’era emergenza occupazionale, e che comunque anche oggi conta 20-25 persone. La mia soddisfazione più grande? Esser riuscito a completare Palazzo Salvatori, intitolato a mio padre: sono stati lavori costosi e complessi con conseguenti difficoltà anche di successiva gestione. Sono molto legato all’Arciconfraternita – conclude – e mi sono sempre rifiutato di considerarla alla stregua di una società come imporrebbero i cavilli burocratici".

Francesca Navari