
Il grande Egisto Olivi, il cantante per eccellenza del Carnevale di Viareggio, insieme al nipote Roberto che, a cinque anni dalla morte di suo zio, racconta aneddoti e retroscena della sua vita e della sua carriera professionale
Poco più di 5 anni fa (24 luglio 2020) ci lasciava Egisto Olivi, la più bella voce del Carnevale di Viareggio. Viareggino doc, figlio di Milde e di Napoleone custode del campo da calcio Angelo Basalari alla Migliarina, Egisto nacque il 17 ottobre del 1950 e non impiegò molto a divenire un personaggio noto. A ricordarlo è il nipote Roberto - figlio del fratello Giuliano -, titolare del Bagno 90^ Minuto di Marina di Pietrasanta.
Roberto, chi era Egisto? "Era un affabulatore nel senso positivo del termine. Amava la vita, amava ridere e amava Viareggio".
Tutti lo ricordano spigliato sul palco, ma chi era Egisto da giovane? "Quarto di 4 fratelli, dopo le medie alle Motto, iniziò prestissimo a lavorare come cameriere al ristorante Tito del Molo. Poi, messo da parte un bel gruzzoletto, decise di comprarsi la licenza da tassista. Nel mentre nonno Napoleone inventò un piccolo bar proprio di fronte al campo Basalari, era il 1971".
Quel bar divenne il famosissimo Ristorante Pizzeria ‘90° Minuto’? "Esattamente, anche se il nome fu coniato nel 1973 proprio da Egisto, che nel 1980 mollò il taxi per dedicarsi completamente alla ristorazione".
E la passione per il canto? "Quella è stata una sua fedele compagna di vita. Cantava per tanti complessi e la sua voce era così apprezzata che partecipò, vincendo con la cover de ‘L’immensità’ di Don Backy, a Sanremo Giovani del 1967".
Poteva essere un trampolino di lancio. "Ci sperò inutilmente, perché la casa discografica che lo scritturò non gli concesse mai una reale possibilità".
Era anche un grande imitatore di Adriano Celentano. "Una volta si esibì privatamente per lui nella villa di via Italia a Focette".
Trovò la consacrazione cantando il Carnevale. "Egisto Malfatti veniva spesso al ristorante e a servizio concluso tirava fuori la sua pianola e cominciava a suonare con lui, che intanto provava qualche accenno di testo. La canzone ‘Da Viareggio con amore’ nacque proprio così".
Ventidue canzoni ufficiali e 7 album per una carriera formidabile, iniziata nel 1980 e conclusasi nel 2013. "Zio vinse per 5 volte il Festival dei Rioni, con la Migliarina, ma cantò anche per la Vecchia Viareggio con cui trionfò nel 1987 con ‘Come un coriandolo’, la canzone del secolo, scritta da Gianluca Cucchiar".
Altre passioni? "Il calcio. Tifoso sfegatato del Viareggio e della Juventus. Fu anche un grande allenatore a livello amatoriale. Nel suo 90^ Minuto, plurivincitore di campionati, giocavano Marcello Lippi e Enrico Petri".
Fu anche un imprenditore balneare? "Nell’inverno del 1981 la famiglia comprò uno stabilimento a Focette. Lui lo sviluppò facedolo diventare luogo di ritrovo di tanti personaggi famosi come Gianni Minà, Pieraccioni, Conti e Panariello".
Sergio Iacopetti