
Tutto come prima. Il Natale commerciale, lo shopping, è per molti esercenti viareggini un tiro dei dadi tra la concorrenza online di Amazon, e la paura che la ripresa dei contagi Covid portino a nuove chiusure e limitazioni come accadde un anno fa.
"Abbiamo sentito poco la crisi — afferma David Da Prato dell’enoteca Sergio — Il settore enogastronomico non ha subito flessioni in questi anni, nemmeno con la pandemia. Siamo già partiti con lo spedire alcune confezioni regalo per aziende di livello medio alto. Per ora di acquisti natalizi non se ne parla, ma le persone di solito si rifanno all’ultimo minuto. In ogni caso non siamo preoccupati, le persone spendono sempre per il bere e mangiare. L’anno scorso Natale andò bene, anche perché ci fu una piccola finestra in cui si riuscì a lavorare senza restrizioni. Per quest’anno gli approvvigionamenti li abbiamo fatti leggermente superiori".
"La situazione è del tutto diversa rispetto allo scorso anno — dice Francesco Fruzzetti di Morgantini giocattoli — anche se i contagi stanno aumentando e questo fa riflettere. Ad oggi le persone possono muoversi liberamente, e confidiamo che questo continui anche nelle settimane natalizie. Anche perché gli acquisti li abbiamo già fatti e a differenza dello scorso anno, c’è maggior prodotto. I giocattoli si vendono ancora, certo è che la concorrenza di Amazon e degli altri grandi colossi non aiuta. Soprattutto perché non è una guerra ad armi pari. E poi c’è anche la questione del Piazzone, bisognerà vedere quello che succederà. Quali saranno le nuove condizioni che ci prospetterà il privato". Preoccupato dell’aumento dei contagi anche Antonio Batistini. "Si parla di un più 30% — sottolinea il commerciante — ma confidiamo nei comportamenti idonei dei cittadini. Acquisti di magazzino ne abbiamo fatti: l’anno scorso alla fine un po’ di lavoro ci fu, però venivamo da periodi di restrizioni più lunghi. Ci auguriamo che il meteo non sia pessimo e le persone riscoprano al commercio tradizionale, e che non facciano solo acquisti on line. L’online ormai è in competizione su tutti i fronti, senza distinzioni. Però la grande differenza è la mancanza del rapporto umano e della capacità di consigliare il cliente".
Più ottimista Stefano Lazzarini, presidente del Centro commerciale naturale di piazza Cavour. "La situazione mi sembra molto migliore rispetto allo scorso anno, a parte alcune persone, la stragrande maggioranza si è vaccinata e questo è un fatto positivo nel limitare il contagio. Quindi ci auspichiamo un po’ di giro e che l’amministrazione comunale si adoperi per fare degli addobbi che siano i migliori possibili. Ho già la merce in magazzino, ma l’abbigliamento con il food non ha partita. Da alcuni anni il secondo è al primo posto".
Spostandosi in Passeggiata, previsioni positive anche da Profumerie Rossi. "Si legge di un aumento dei contagi —commenta Cristiana Cinquini — però restiamo ottimisti. Partiremo tra poco con le vetrine e abbiamo ampliato l’offerta con nuovi brand. Al di là del fatto che molte case produttrici nel periodo natalizio fanno dei prodotti appositi. Poi ci sarà il Black friday alla fine di novembre, che di solito traina le vendite. In ogni caso anche l’anno scorso Natale andò bene, il settore profumeria sotto le feste tira sempre".
"Il Covid — teme Andrea Infante dell’omonimo negozio — può tornare. Anche se non credo che ci chiuderanno di nuovo, potrebbe comunque influenzare le vendite. Ci auguriamo che non ci sia una frenata. Ma il problema è anche della città in sé e per sé: bisognerebbe lavorare perché fosse conosciuta di più. Puntare sul Liberty o fare come è stato fatto in Costa Azzurra. Non è possibile che sia conosciuta solo Forte dei Marmi". Intanto, il Codacons stima rincari da 1,4 miliardi rispetto al periodo pre-pandemia. Con la possibilità di un aumento del prezzo dei panettoni del 20%.
Alice Gugliantini