
Metalli pesanti nei terreni Sistemati i ’gradoni’ a Rezzaio "Dati mercurio non pericolosi"
I dati sul mercurio gassoso presente nei terreni dei “gradoni“ di Rezzaio, davanti alla chiesa parrocchiale di Valdicastello, non sono pericolosi. Lo certificano le analisi eseguite dall’università di Firenze nell’ex discarica, la cui presenza da anni è contestata dal Comitato tallio Valdicastello. Il terzo intervento del Comune, dopo che i primi due hanno visto la vegetazione “morire“ a causa appunto dei metalli pesanti, è stato ultimato giovedì con le operazioni di idrosemina. Come spiega l’assessore all’ambiente Tatiana Gliori, si tratta di una sistemazione provvisoria interamente finanziata dal Comune in attesa del progetto definitivo di recupero.
"Quest’opera di ingegneria naturalistica non è fine a se stessa – sottolinea – ma è necessaria per bloccare il fenomeno del dilavamento del terreno che si è, finora, prodotto ad ogni pioggia, facendo riaffiorare il materiale di discarica e impedendo, di fatto, la crescita uniforme di specie vegetali sulla superficie. Non voglio girarci intorno: essendo un’ex discarica è purtroppo plausibile trovare sostanze che non ci dovrebbero essere". Per questo l’ente ha affidato all’università di Firenze le analisi sul mercurio gassoso su tutto il sito di Rezzaio. "Nel particolato atmosferico non è stato rilevato nulla – prosegue Gliori – mentre nel suolo il mercurio gassoso è stato rilevato a 40 centimetri di profondità. Tuttavia nella relazione è stato precisato che i dati non devono essere considerati pericolosi in quanto attribuibili a piccole sacche di gas dove la sostanza si è accumulata". L’assessore annuncia un futuro intervento permanente su tutta la superficie: "È in fase di redazione un progetto da attuare con i fondi Pnrr seguendo le indicazioni di Arpat e Regione per chiudere l’iter ambientale".
Daniele Masseglia