"Mentinclusive" al Mediceo Focus su disabilità e disagio Ospite il poeta Davide Rondoni

Saranno presentate le pubblicazioni sul tema e le tecnologie per insegnanti e operatori. Si susseguiranno numerosi workshop e laboratori gratuiti per sensibilizzare le persone.

"Mentinclusive" al Mediceo  Focus su disabilità e disagio  Ospite il poeta Davide Rondoni

"Mentinclusive" al Mediceo Focus su disabilità e disagio Ospite il poeta Davide Rondoni

Partirà sabato 25 marzo a Palazzo Mediceo la ’due giorni’ di "Mentinclusive" dedicata alla didattica inclusiva, dalla scuola dell’infanzia all’Università, che vedrà la partecipazione del poeta Davide Rondoni. L’evento è organizzato dall’assessorato all’inclusione in collaborazione con la Fondazione Terre Medicee e l’Accademia di Belle Arti di Carrara e sarà a ingresso gratuito. Laboratori, esposizioni, workshop, visita del Palazzo con l’utilizzo della lingua dei segni, esperienze sensoriali, presentazioni di libri e tanto altro ancora. A concludere l’evento sarà, la domenica alle 17, il poeta e scrittore Davide Rondoni che terrà una conferenza sul delicato tema di scuola, giovani e inclusione. "Un evento unico nel suo genere – spiega Valentina Mozzoni, assessore all’inclusione sociale e all’istruzione – con lo scopo di fornire un concreto contributo al superamento delle difficoltà che spesso insegnanti, operatori educativi, educatori in generale e chiunque desideri informarsi in maniera approfondita sul tema dell’inclusione, incontrano nel reperire testi o materiale". Durante lo svolgimento di Mentinclusive, a piano terra e al piano nobile di Palazzo Mediceo, saranno presenti diverse case editrici che proporranno pubblicazioni sulle tematiche, cui si alterneranno numerosi workshop e laboratori. L’obiettivo dell’evento è di squarciare il velo sul tema dell’inclusione sociale, solitamente intesa in termini di inserimento di soggetti con disabilità, mentre la tematica richiede conoscenze e azioni più ampio raggio. "Solo attraverso una capillare azione di sensibilizzazione – aggiunge Mozzoni – è possibile evitare che l’inclusione, che non riguarda solo la disabilità ma anche l’emarginazione sociale o il disagio giovanile, resti qualcosa di teorico"