REDAZIONE VIAREGGIO

Matteo Paoli danza per Achille Lauro

Il ballerino protagonista stasera su Rai 1 nella diretta dall’Arena di Verona. Una gavetta iniziata negli States e proseguita in tv

Si chiama Matteo Paoli e il ballo gli scorre nelle vene. È una vita tutta dedicata a ballare quella del ventiduenne viareggino che stasera si esibirà in diretta su Rai 1 dall’Arena di Verona nella coreografia del concerto di Achille Lauro. Traspare tanta passione che fa emozionare anche chi lo ascolta parlare della sua vita e del suo futuro. "Ho iniziato il mio percorso con la ginnastica artistica – racconta – e sono stato anche campione toscano. Poi ho intrapreso la danza classica grazie a mia sorella che già la praticava, ma dopo poco ho capito che non faceva per me, così ho iniziato con il ballo moderno, contemporaneo e hip hop. A 17 anni mi sono trasferito in America e qui ho veramente iniziato a ballare e a provare ogni genere di balletto tra cui il jazz, tip tap, l’acrobatico e molto altro. Tornato in Italia ho fatto la maturità al Piaggia, anche se l’anno prima avevo già preso il diploma alla Santa Monica High School. Poi ho iniziato a fare le audizioni, la prima è stata quella per essere inserito nel corpo di ballo di Sanremo Young e mi hanno preso. Poi di seguito sono arrivate anche altre convocazioni sempre in Rai e Mediaset: “Il cantante mascherato“ e “Amici“. Poi mi contattò Luca Tommasini perché dovevo essere il rappresentante di San Marino per l’Eurovision 2020 che purtroppo è stato annullato per il Covid. Attualmente – continua Matteo – dopo una audizione di ben sette ore, sono stato scelto per far parte del corpo di ballo di Achille Lauro e ora mi esibirò all’Arena di Verona".

Ballare, si sa, richiede tanto lavoro e sacrificio, ma Matteo Paoli ha le idee molto chiare sul suo futuro: "Voglio continuare a ballare – ammette – e mi sto allenando tanto per riuscirci. Il mio sogno più grande sarebbe quello di tornare in America, questa volta non come studente, ma per iniziare a lavorare là come ballerino professionista. Infatti non mi sento ancora un ballerino professionista: in questo settore c’è sempre da imparare e si può sempre fare meglio. Per il mio futuro – conclude – voglio vivere di ballo".

Eleonora Prayer