Matrimonio gay sulle colline di Camaiore

Una coppia di imprenditori inglesi ha voluto rivivere il 'sì' a Metato

Alistair e Scott sposi gay, un momento della cerimonia

Alistair e Scott sposi gay, un momento della cerimonia

Viareggio, 23 settembre 2014 - DUE RAGAZZI inglesi scelgono Metato per rivivere il loro matrimonio gay. Alistair e Scott, imprenditori quarantenni londinesi, celebrano il rito sulle colline di Camaiore. La scena e’ degna di pellicole stile ‘Quattro matrimoni e un funerale’: elegante e romantica la cerimonia familiare nella cornice della campagna in una calda domenica di settembre.

SONO INNAMORATI di Metato, dove da qualche anno trascorrono le vacanze nella casa dell’architetto Stefano Viviani. Il matrimonio e’ stato celebrato a Londra, ma qui, quel rito che per la legge non ha valore, ha avuto il sapore della promessa eterna. Cerimoniera d’eccezione la bionda Jo Bertolino dell’agenzia fiorentina ‘Tuscan Pledges’, nel perfetto ruolo di lettrice e accompagnatrice degli sposi: Alistair in vinaccia scuro, puro stile english e Scott in blue navy. Per entrambi, emozionatissimi, una margherita gialla nel taschino.

POI I GENITORI, le sorelle ed i testimoni e sotto il gazebo fiori di campo e auspici. Il rito ripercorre le frasi tipiche del matrimonio con lo scambio delle fedi che tutti gli ospiti debbono rigorosamente ‘toccare’ come per un fluido di fortuna. Le canzoni che hanno segnato il loro incontro scandiscono le fasi della cerimonia: i due ragazzi si commuovono e alla fine si abbracciano nel palcoscenico del verde della Versilia.

In Italia sposarsi per persone dello stesso sesso non è ancora possibile: ci si può iscrivere nel registro delle coppie di fatto anche qui a Camaiore, ma solo se residenti per usufruire dei vantaggi amministrativi connessi. Eppure si tratta di una spinta verso un’etica di solidarietà e apertura civile. Questo rito, che ripete quello ufficiale, ha però tutta l’aria, la serietà e la solennità del matrimonio: soprattutto ne ha la felicità. La festa segue con un pranzo ed un ballo serale tra parenti ed amici che hanno letto pensieri in loro onore. Partecipa anche la gente del posto e verso la mezzanotte esplodono i fuochi d’artificio. Fa sorridere che anche i registri delle coppie di fatto siano per noi una conquista: nella minuscola Metato, ancora autentica e antica, ci si imbatte in questa cerimonia formale e partecipata, preparata come se centinaia di cavilli la regolassero, ma fuori dalla Costituzione , seppur celebrata in una comunità inclusiva, aperta e fiduciosa che crede nella solidarietà affettiva tra due persone e sostiene i suoi punti di luce come un dovere che viene appena prima di un diritto. Adesso gli sposi si tratterranno qui per una settimana in compagnia del loro ferro di cavallo bianco, dono della madre di Scott.