
Viareggio, 5 settembre 2023 – Se la Sfinge avesse traslocato da Tebe a Viareggio, avrebbe dovuto mettere un’avvertenza a corredo del suo celebre indovinello: con bastoni e stampelle, prestare attenzione.
Sottotitolo: se avete bisogno di passeggini e carrozzine, provate altrove. La Perla del Tirreno non è a misura di pedestri: negli anni, tanto è stato fatto per sistemare i marciapiedi – e i cantieri sono ancora aperti in via Puccini e via Pucci – ma restano strade, peraltro in pieno centro, da farsi il segno della croce.
In piazza d’Azeglio, i marciapiedi sono sentieri palustri in cui saltellare da per evitare muschio, pozzanghere e fango, con il rischio perenne di inciampare in un sampietrino sconnesso.
A monte di via Fratti, i camminamenti sono a macchia di leopardo: segmenti sistemati di recente si alternano a tratti che sembrano finiti sotto il tiro dei mortai.
In via Cairoli, a ridotto del parcheggio dell’ex gasometro, le erbacce hanno invaso il selciato, su cui aleggia costante l’olezzo dei bisogni espletati dagli amici a quattro zampe, invitati dal verde.
Per chi ha difficoltà a camminare senza supporti, pure via Verdi e via San Martino sono parzialmente interdette: buche, sconnessioni e saliscendi suggeriscono di girare i tacchi e passare altrove.
Magari evitando via Vittorio Veneto che, se si esclude il tratto finale, rimane una delle arterie più disastrate, tra marciapiedi-groviera e barriere architettoniche, come i pali conficcati in mezzo al selciato che ostruiscono il camminamento. E stiamo parlando del centro.
Più ci si allontana dal cuore pulsante della città, minore è l’attenzione e la cura dei marciapiedi. All’ex Campo d’Aviazione, arterie come via Baracca e via Filzi sono praticabili a piedi solo a patto di camminare sulla carreggiata, infrattandosi tra le auto in sosta quando passa una macchina.
In via dei Lecci, una linea gialla dipinta per terra divide lo spazio dedicato ai pedoni da quello per le auto. Che però, in assenza di ostacoli, non si fanno problemi a invadere il ‘marciapiede’ per parcheggiare.
Sull’altro versante della città – quello che si faccia su Città Giardino – la situazione è analoga. E non è del tutto consolatorio il fatto che in questi quartieri il traffico sia assai minore che in centro: spostarsi con un passeggino, o accompagnare un diversamente abile, resta un’impresa.
DanMan