REDAZIONE VIAREGGIO

Ma per fortuna che c’era Gaber. Dix chiude “Il luogo del pensiero“

Stasera alle 21.30 in Piazza Mazzini il comico attraverserà il Teatro Canzone di Luporini e il Signor G

Stasera alle 21.30 in Piazza Mazzini il comico attraverserà il Teatro Canzone di Luporini e il Signor G

Stasera alle 21.30 in Piazza Mazzini il comico attraverserà il Teatro Canzone di Luporini e il Signor G

Si è aperta con un omaggio itinerante al suo Teatro Canzone, “Il luogo del Pensiero“, il festival realizzato e organizzato dalla Fondazione Gaber con il comune di Viareggio, che porta in città, tra le strade del signor G e Sandro Luporini, proprio il loro lavoro, la loro libertà di pensiero, e il loro impegno, civico e morale. Ha proseguito poi con Non hanno un amico, lo spettacolo di Luca Bizzarri, “discepolo“ di Giorgio Gaber, con la proiezione del primo docufilm sulla vita dell’artista, Io, noi e Gaber, scritto e diretto da Riccardo Milani, e vincitore come miglior documentario ai Nastri d’Argento, e lo speciale appuntamento con la consegna del premio “Il Luogo Del Pensiero - Scrittura per Teatro-Canzone” a Matteo Paoli, istituito per la prima volta nella cornice del Premio Letterario Viareggio Rèpaci, per celebrare i talenti emergenti in grado di creare opere complete e coerenti attraverso questa forma espressiva unica.

E si avvia, stasera, alle 21.30, alla sua conclusione, sullo sfondo di una Piazza Mazzini gremita, con lo spettacolo dell’attore e comico Gioele Dix, Ma per fortuna che c’era il Gaber, il più recente di una serie di tributi che l’autore, a partire dal 2004, anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese, del quale è stato convinto ammiratore fin dall’adolescenza.

Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati. Uno spettacolo per cui è stato fondamentale e decisivo l’apporto della Fondazione Gaber, che ha svelato l’esistenza di questi preziosi materiali e li ha messi a disposizione di Dix e del produttore, il Centro Teatrale Bresciano.

Ma per fortuna che c’era il Gaber è dunque uno spettacolo speciale, appassionato e originale, nel quale convivono sorprese, esempio un esilarante monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre, rievocazioni personali, come il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre, brani d’annata, da Il Riccardo a Barbera e champagne, e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica, come Appunti di democrazia. Uno show unico, colto e speciale che vedrà esibirsi, sul palco Gioele Dix, insieme a due affiatatissimi musicisti: Savino Cesario alla chitarra e Silvano Belfiore alle tastiere.