Luminarie accese ad intermittenza Per il mercato "Immacolata" al buio

La Passeggiata risplende con le palme decorate, il mega albero di piazza Mazzini, i cigni e gli orsi polari . Il centro invece dovrà aspettare (meteo permettendo) sabato: "Esiste una città di serie A e una di serie B"

di Martina Del Chicca

"Ma le luci?" La domanda ieri rimbalzava da un fronte all’altro del mercato. Di vetrina in vetrine, da via Battisti a via Fratti. "L’assessore Meciani (al commercio e al turismo) aveva detto che le avrebbero accese l’8 dicembre, ma...". Ma a ventiquatt’ore dal giorno dell’Immacolata – che apre la stagione delle festività – ancora niente; intorno a piazza Cavour ieri non c’era nemmeno una pendana. Nemmeno spenta. Meteo permettendo – hanno fatto sapere ieri dal palazzo di piazza Nieri e Paolini – il montaggio dell’illuminazione natalizia lungo le vie Battisti, Fratti, Zanardelli e San Martino dovrebbe cominciare proprio oggi; e da sabato, teoricamente, essere pronto per illuminare lo shopping in centro.

E’ stato il comune di Viareggio, quest’anno, a finanziare con 150mila euro tutti gli addobbi di tutta la città, fino alla frazione. Una cascata di luci che però si accenderanno ad intermittenza, dove prima e dove poi. E comunque si spegneranno a mezzanotte, secondo un piano di risparmio energetico. Si parte questa sera dalla Passeggiata, con i contorni delle palme sbrilluccicanti lungo tutta il viale a Mare, con il mega abete stilizzato di piazza Mazzini sponsorizzato da Farmaè, poi due cigni e un orso polare in piazza Maria Luisa destinati a diventare protagonisti dei selfie delle feste. Grazie al pressing del consigliere di Civicamente Luigi Troiso anche la frazione comincerà ad illuminarsi, oggi con il viale Marconi. Tra domani e sabato verrà completato il percorso sul viale Kennedy, poi il platano del Belvedere e la rotonda sulla Marina.

"L’importante – commenta Antonio Battistini, storico operatore di piazza Cavour – è che ci sia l’albero in piazza Mazzini per fare la foto e condividerle su Facebook". Nell’era dei social, dove la vita scorre dentro in un’immagine, tanto basta. O forse no. Perché i negozianti del mercato fanno fatica a digerire il buio, non solo quello fisico, che li avvolge: "Ormai è evidente – prosegue Battistini –; c’è una Viareggio di serie A e una di serie B. E non occorre neppure la cartina geografica per orientarsi. Basta guardarsi intorno".

Non è tanto il ritardo per le luminarie a far storcere il naso, quanto l’assenza di confronto, anche per costruire una programmazione di eventi che possa riempire il vuoto che circonda piazza Cavour e non solo. "Ogni comune della Versilia, ogni frazione sulla costa e collinare, propone momenti coviviali, mercatini, feste... Tutti – dice Federica Sonnoli – tranne Viareggio, o comunque noi, ad oggi, non sappiamo se ci sarà qualcosa in programma oppure no". "La sensazione – aggiunge Abramo Franceschini – è che ci si concentri su un lampi di ballezza, che non riescono ad abbracciare e a coinvolgere tutta la città".