
La lunga scia dell’arcobaleno, da Roma a Milano, da Ancona a l’Aquila, ha avvolto anche Viareggio, che ha partecipato con una sua parata alla giornata dell’orgoglio Lgbt. Un pride in miniatura, quello organizzato dai Giovani Comunisti della Versilia, partito dalla fontana delle ’Quattro stagioni’ e arrivato fino in piazza Mazzini. Alla guida della marcia per l’orgoglio c’era Regina Satariano, paladina dei diritti civili e presidentessa del consulturio transgender che da anni garantisce assistenza alla comunità Lgbt.
Tanti giovani hanno partecipato all’evento, rimarcando il senso di un asterisco al posto delle vocali che distinguono il femminile dal maschile: "Quell’asterisco rappresenta la libertà di scegliere. Ognuno –spiegano i manifestanti – deve avere il diritto di scegliere chi essere, chi amare". Per questo la piazza del Pride ha chiesto l’approvazione del Ddl Zan, nato per modificare la legge Mancino che punisce i crimini di odio “per motivi di discriminzione razziale, etnica e religiosa“ e la estende anche a motivi basati su “sesso, genere, orientamento sessuale, identitià di genere e disabibilità“.