MARIA NUDI
Cronaca

Lo spettacolo di Diego Dalla Palma. Debutta alla Versiliana "Perché no?". E in autunno uscirà anche il libro

Lo studioso della bellezza, come ama definirsi l’artista, stasera si racconterà al pubblico a cuore aperto. Sul palco non sarà un monologo, ma un dialogo, un viaggio nel quale la platea sarà coinvolta .

Diego Dalla Palma è. protagonista stasera dello spettacolo alla Versiliana

Diego Dalla Palma è. protagonista stasera dello spettacolo alla Versiliana

La Versiliana si conferma palcoscenico estivo privilegiato per il debutto di nuove produzioni teatrali: stasera alle 21.30 il Festival ospita la prima nazionale di "Perché no?" lo spettacolo scritto e interpretato da Diego Dalla Palma e tratto dal suo libro che uscirà a ottobre. Scritto da Paolo Gioia e Diego Dalla Palma, con la regia di Marco Iacomelli e Costanza Filaroni, lo spettacolo segna un nuovo capitolo nella carriera di Dalla Palma che si racconta senza filtri e senza finzioni. Creativo dai molti talenti, Diego Dalla Palma ha un dono naturale per la comunicazione, un carisma magnetico e un calore umano che lo avvicinano istintivamente agli spettatori. Stasera è pronto a mettersi in gioco in una veste nuova, personale e autentica. "Perché no?" non è un monologo, ma un dialogo con gli spettatori: un invito a riflettere, a ridere e a commuoversi insieme. Uno spettacolo che rompe le barriere tra palco e platea, un viaggio emozionale tra ironia, sconfitte e riflessioni profonde.

"Perché no?" nasce dalla volontà di mettere a nudo emozioni, pensieri e contraddizioni. Dalla Palma diventa compagno di viaggio e conduce il pubblico attraverso le tappe di una vita vissuta intensamente. Il titolo suggerisce una riflessione: perché non lasciarsi andare, non osare, non vivere a pieno? Ogni capitolo è un invito alla condivisione, alla consapevolezza e alla libertà. Gli spettatori saranno protagonisti chiamati a riflettere, ridere, piangere e riscoprire il senso profondo dell’esistenza. "Questo spettacolo vuole essere una lezione d’amore a cuore e coscienza aperti per far capire che ogni sconfitta può essere un trionfo" spiega Dalla Palma.

"Questo è uno spettacolo dove può accadere di tutto. C’è poco di scritto, perché provare a chiudere una persona come Diego in uno spazio, in un testo o in un posto fisso, sarebbe come chiedere al vento di stare fermo – dice Paolo Gioia –. Diego è movimento, è istinto, è libertà. Lo spettacolo è un po’ come se fosse la sua formula magica, una sfida, una liberazione. La scena è nuda, essenziale. Ma ogni oggetto ha un peso. Non sono oggetti di scena. Sono simboli, sono cicatrici. Diego si muoverà tra la gente, ci aspettiamo interazione e sorprese emozionanti. Non sarà uno spettacolo convenzionale, ma sarà intenso.

Ci saranno domande. Parole da dire ad alta voce o da lasciare andare nel silenzio. Ogni sera sarà diversa, perché diverso è il pubblico diversa è l’aria, diversi siamo noi".