"Quaranta giorni per una biopsia". Triplicati i tempi d’attesa dei referti

Anatomia patologica: un’altra denuncia di disservizi e ritardi

Un laboratorio di analisi (foto d’archivio)

Un laboratorio di analisi (foto d’archivio)

Viareggio, 5 dicembre 2016 - E’ SEMPRE più bufera sui disservizi di Anatomia Patologica dopo l’accorpamento dei laboratori dell’Asl Toscana Nord Ovest a Carrara. Dopo il caso di una giovane madre, paziente oncologica, che attende da un mese di conoscere gli esiti di un test per poi poter avviare le cure, un altro nostro lettore conferma che i tempi all’ospedale Versilia per ricevere un referto sono quasi triplicati: tutto questo nonostante si tratti il più delle volte di esami che richiedono risposte in tempi brevissimi data la tipologia di malattie per le quali sono stati richiesti. «Da vari anni – scrive R.B. – , a causa della patologia della quale soffro, periodicamente devo fare analisi con conseguente biopsia, i tempi di consegna dei referti non hanno mai superato i 15 giorni. In data 31 ottobre, dopo il solito esame, mi è stato detto che questa volta avrei avuto i risultati dell’esame istologico dopo non 15 giorni, ma addirittura 34 in data 3 dicembre. Questo perché in seguito alla istituzione dell’area vasta al Versilia è stato chiuso il servizio di Anatomia Patologica e trasferite le funzioni all’ospedale di Carrara. Pertanto i tempi di attesa sono più che raddoppiati».

SABATO 3, quindi, il paziente si è recato al Versilia per ritirare i risultati dell’esame istologico, ma il viaggio è stato a vuoto. «Mi è stato detto che non erano ancora pervenuti, dopo 34 giorni e che non c’era nessuna data certa – riferisce R.B. – , ma comunque avrei potuto riprovare il prossimo sabato 10 oppure il 17. Tutti però sappiamo bene che non è la stessa cosa conoscere la diagnosi di una malattia di questo tipo in breve tempo o dopo quasi due mesi».

SULLA VICENDA di Anatomia Patologica, il coordinatore della Fsi (Federazione sindacati indpendenti), Daniele Soddu, ha annunciato di voler intervenire sulla direzione dell’Asl per chiedere un potenziamento dei laboratori e maggiore personale in modo da ridurre i tempi di attesa. L’auspicio è che la risposta sia positiva, dato che la situazione appare sempre più insostenibile e che i pazienti non possono attendere ulteriormente.