
Ieri il taglio del nastro della riqualificazione finanziata dall’autorità portuale su progetto di Del Seppia "Abbiamo valorizzato la luce e il verde, arricchito da statue e installazioni in memoria del pittore".
di Gaia Parrini
"Firmitas, utilitas e venustas", solidità, funzionalità e bellezza. Sono i tre elementi fondamentali su cui Vitruvio basava l’idea di quella che, per lui, era, e doveva essere, un’architettura perfetta. Sulla stessa triade, nell’equilibrio tra qualità, utilità e amoniosità, è stata realizzato il progetto di Piazza Viani pensato dall’architetto Massimo Del Seppia, e finanziato, per una cifra di 650 mila euro, dall’autorità portuale e dalla Regione.
Piazza che, ieri, all’ombra dei suoi alberi, è stata inaugurata alla presenza del segretario dell’autorità portuale, Massimo Lucchesi, del presidente della Regione Eugenio Giani, del sindaco Giorgio Del Ghingaro e della comandante della Capitaneria di Porto Silvia Brini, abbracciati dalla viva partecipazione dei rappresentanti di Codecasa, sulla cui sede si affaccia la piazza, e di molti, tra cui il presidente di iCare Moreno Pagnini, Pietro Angelini e Katia Balducci, direttore e presidente di Navigo, e Roberto Brunetti, presidente del Club Nautico, che hanno fatto della nautica la loro vita e il loro lavoro.
lavorato sulla triade vitruviana - racconta Del Seppia - unendo la solidità dei materiali, l’utilità della funzione pubblica come spazio urbano, e la bellezza, che non spetta a me descrivere. Abbiamo cercato di riscoprire la piazza valorizzando in particolar modo la luce, che di giorno lavora attraverso materiali chiari, cercando di aprire gli spazi e mettendoli in relazione con i colori dell’edificio di Codecasa con un omaggio a Paolo Riani, e di sera lavora con la nuova illuminazione. Un altro elemento fondamentale è stato mantenere il verde come elemento primario, tant’è che dal verde dove prima era nascosta, abbiamo estratto la statua della baldoria di Libero Maggini con un basamento nuovo cui si aggiungerà, nelle prossime settimane, “Parole di artista“, un’installazione dedicata a Lorenzo Viani con sue due frasi significative".
È infatti a Lorenzo Viani e alla Viareggio da lui raccontata e rappresentata, quella "dei pescatori della Darsena, dei vageri, di una città sospesa in un tempo in attesa" come la definisce il sindaco Del Ghingaro, che è dedicata la piazza, non solo nel titolo ma anche, appunto, nei pannelli che la punteggiano, nelle opere da venire e nelle pietre di inciampo installate, a fianco della storia di altrettante realtà della città che ne hanno fatto la storia, come la targa in onore dei 160 anni della Capitaneria di Porto, festeggiati a inizio maggio, e i 200 anni appena compiuti del cantiere navale guidato da Bonomo, che proprio ieri ha dato il via alla mostra che, tra elementi di archivio e fotogrammi, ne racconta la vita. "Sono concomitanze importanti che restituiscono la piazza alla città, dopo un lungo periodo di lavori", commenta Massimo Lucchesi ringraziando anche l’ex segretario, Alessandro Rosselli, sotto il cui mandato erano cominciati i lavori. "È un lavoro che inorgoglisce per l’attività dell’autorità portuale regionale, che in Toscana trova sede a Viareggio - aggiunge il presidente della regione Eugenio Giani - Consideriamo la città capitale di queste realtà e la partecipazione in questa piazza dà senso di come sia sentita da parte della comunità la riqualificazione della città, immagine della Toscana nel mondo".
L’immagine di una città riunita, e una collaborazione, che, superato il Burlamacca, "per andare in Viareggio", come racconta, nel momento della benedizione, Luigi Sonnenfeld si era solito dire ai tempi in cui arrivò in Darsena, ha restituito ai suoi abitanti una piazza che, nel suo nome e con i suoi simboli, ne racconta la storia, e il valore.