"L’ex Greppia non ha vincoli storici". La relazione tecnica lo conferma

Soddisfatto Murzi: "Adesso basta chiacchiere, l’edificio sarà abbattuto e tra due anni sarà pronta la piazza"

"L’ex Greppia non ha vincoli storici". La relazione tecnica lo conferma

"L’ex Greppia non ha vincoli storici". La relazione tecnica lo conferma

"L’ex Greppia non è edificio vincolato da valore storico. Quindi potrà essere abbattuto per realizzarvi una piazza". A sottoscrivere l’ultima parola tecnica sulla diatriba politica che si era accesa sull’argomento è il dirigente Simone Pedonese che ha inviato apposita relazione sul tavolo del sindaco Bruno Murzi, dopo che l’opposizione aveva invocato l’impossibilità di demolire il fabbricato in quanto "inserito nel catasto leopoldino". "La proposta del Comune di trasformazione urbanistica con demolizione di un edificio non considerato di valore storico e architettonico, nè di valore tipologico, per la realizzazione di una piazza pubblica a fianco della chiesa, è coerente con la disciplina del Piano Strutturale" certifica il tecnico comunale. Che, nella sua dettagliata relazione, evidenzia come "nel Piano Strutturale del 1998, poi aggiornato con la variante del 2009, l’immobile risulta tra quelli costruiti prima del primo quarantennio del secolo XX ed ampliato, ristrutturato e/o ricostruito con modifiche e/o alterazioni" e "nel Regolamento Urbanistico vigente l’immobile è inserito nella categoria “B2 - Edifici privi di valore inseriti in contesti ambientali omogenei”, a cui erano associati interventi edilizi fino alla demolizione e ricostruzione".

Fino poi a smentire l’individuazione della Greppia nel catasto leopoldino.

"Non avevo dubbi – evidenzia Murzi – ma resto stupito della leggerezza di reiterate affermazioni sull’edificio, anche ribadite in contesti pubblici per creare confusione nella gente. Quello stabile è privo di ogni storicità e valore, come ho sempre detto. A questo punto qualcuno dovrebbe davvero rivedere le proprie posizioni. Io vado avanti col progetto, elaborato assieme alla Sovrintendenza, ed entro due anni conto di veder realizzata la piazza".

Francesca Navari