REDAZIONE VIAREGGIO

Le perplessità di Mimmo D’Alessandro "Carnevale fuori stagione? Non mi convince"

Il noto promoter di spettacoli ed ex consigliere della Fondazione: "Nel nostro settore abbiamo avuto tutti tanti problemi. E’ vero, sono un tradizionalista ma non capisco come si possa finire a metà ottobre ed essere nuovamente pronti a febbraio"

Meno di un mese al primo corso del Carnevale Universale. In attesa delle direttive ministeriali su come esattamente potrebbe svolgersi la manifestazione e mentre è già iniziato l’allestimento del circuito a partire dalle tribune di piazza Mazzini, abbiamo chiesto a un super esperto di eventi e spettacoli come Mimmo D’Alessandro – che con il socio Adolfo Galli è titolare da più di trent’anni di una delle più importanti imprese di spettacolo italiane, la D&G con sede a Lido di Camaiore – un parere su questo Carnevale Universale. Mimmo D’Alessandro iniziò la sua professione con il “mito” Sergio Bernardini, ed è stato tra l’altro consigliere di amministrazione della Fondazione Carnevale per due anni. La sera del 6 febbraio 1998, come evento d’inaugurazione della kermesse, fece esibire il grandissimo Carlos Santana e la sua strepitosa band, in piazza Mazzini, davanti a venticinquemila persone con ingresso gratuito. Fu un successo senza precedenti. Si dimise dopo l’edizione 1999.

D’Alessandro, come viareggino d’adozione ed esperto dello spettacolo, cosa pensa di questo Carnevale spostato a fine estate-inizio autunno?

"Essendo un tradizionalista su queste cose, il Carnevale fuori stagione non lo apprezzo molto. Capisco perfettamente che si tratta di un argomento molto delicato per tanti motivi, e dico che come residente a Viareggio da cinquanta anni sono molto attaccato al Carnevale. Aggiungo anche che fare un Carnevale a ottobre e un altro a febbraio, mah... Date troppo ravvicinate... Di sicuro è che siamo ancora in una fase incerta e comunque difficile".

Del resto, anche voi come D&G avete avuto serie difficoltà in questo lungo periodo di pandemia...

"E come no? Certo. Noi abbiamo 30 dipendenti e siamo fermi da due anni. E’ stato annullato il Lucca Summer Festival che era già slittato a settembre, perché per noi con queste regole è impossibile lavorare. E poi purtroppo vediamo cosa succede di notte, in tutta Italia, cose incredibili. Dico che occorre attenersi alle regole e vaccinarsi tutti prima possibile. Solo così nel 2022 ripartiremo tutti a pieno regime e in una situazione di totale e assoluta sicurezza che è quello che dobbiamo garantire ai nostri operatori e agli spettatori".

The show must go on! Dicono i maestri americani. Ma ciò vale anche in questa fase delicata, e ancor più per una organizzazione così complessa come il Carnevale?

"E’ vero, questa è la regola. Che in tanti anni non è mai cambiata. E’ un po’ il nostro imperativo: fare spettacolo sempre e comunque anche se comporta disagi e sacrifici per chi l’organizza. Ma questa volta è diverso. Si è messo di mezzo un avversario terribile come sappiamo, e l’unica arma che abbiamo è seguire la scienza. Noi dello spettacolo siamo già pronti a ripartire full capacity per aprile 2022 con grandi produzioni. Spero vivamente che anche il Carnevale di Viareggio possa superare le difficoltà".

Walter Strata