"Le mie mani contro le guerre". Il messaggio universale di Quinn. Bagno di folla al vernissage

Inaugurata a Tonfano l’installazione "Building bridges" concepita come un ponte che unisce. L’artista lancia in diretta la proposta al sindaco: "Facciamo una mostra in piazza Duomo?".

"Le mie mani contro le guerre". Il messaggio universale di Quinn. Bagno  di folla al vernissage

"Le mie mani contro le guerre". Il messaggio universale di Quinn. Bagno di folla al vernissage

Passare sotto quelle mani giganti ricorda un po’ i personaggi di certi film fantasy mentre varcano la soglia di un’altra dimensione. Il primo istinto è di guardare in alto: le forme delle sei coppie di mani in marmo che formano gli altrettanti ponti creati dall’artista italoamericano Lorenzo Quinn sono ognuna diversa dall’altra, simbolo dei vari modi in cui si può dialogare. Un attimo dopo lo sguardo è attirato dall’infinito del mare, al di là del pontile, prosecuzione naturale dell’opera, che si scorge all’altra estremità. Alla fine la sensazione lasciata da "Building bridges" è quella che l’artista ha illustrato ieri mattina a Tonfano in una piazza XXIV Maggio gremita di gente: "Uniti siamo imbattibili, perché non farlo in nome della pace e dell’amore? Sono stufo di vedere brutte immagini provenire da varie parti nel mondo: il sorriso delle persone che passano sotto queste mani sono una bellissima cosa". Il messaggio di speranza di Quinn, classe ’66 e figlio dell’indimenticato attore messicano-americano Anthony Quinn e della costumista nonché sua seconda moglie Iolanda Addolori, è stato il filo conduttore del taglio del nastro dell’installazione, che riproduce in scala ridotta (un terzo) quella in mostra all’Arsenale di Venezia.

Il cerimoniale è stato aperto da una coreografia di alcune allieve della scuola “DanzArte“ di Pietrasanta che hanno ballato sulle note di “Senza fine” di Gino Paoli. Poi è stato il momento dell’inaugurazione, con la consueta serie di interventi istituzionali aperti dal sindaco e assessore alla cultura Alberto Giovannetti. "Oggi – ha detto alla folla – anche Marina di Pietrasanta entra a pieno titolo nel circuito internazionale dell’arte che identifica e distingue la nostra città. I ’ponti’ del maestro Lorenzo Quinn sono un inno all’abbattimento delle distanze e all’incontro fra le differenze. Per noi è come se avessero unito idealmente la costa con il centro storico, consacrando quel ruolo di palcoscenico per grandi eventi espositivi e d’intrattenimento che avevamo immaginato per piazza XXIV Maggio, quando iniziammo la sua riqualificazione. Un ringraziamento al ministro del turismo Daniela Santanchè e all’onorevole Deborah Bergamini: la loro presenza ci lusinga e onora ma è anche un incoraggiamento a lavorare con sempre maggiore energia per la nostra terra. Con quest’opera siamo riusciti a dare una spina dorsale a Marina di Pietrasanta: continueremo a investire affinché diventi la perla della Versilia. Mi auguro che il nostro territorio ospiti altre opere di Quinn".

L’artista non se l’è fatto ripetere due volte e ha lanciato in diretta una proposta al primo cittadino: "Pietrasanta è un posto unico per gli artisti, per me è come aver realizzato un sogno. In futuro non sarebbe male una mostra in piazza Duomo: la facciamo, signor sindaco?". Dopo aver incassato il “sì“ immediato di Giovannetti, Quinn ha rivolto un doveroso ringraziamento a chi ha fatto da trait d’union per concretizzare questo evento, ossia il titolare del bar “Pietrasantese“ Michele Bartoli e Federica Rotondo, project manager artistico che ha ideato e curato l’intero progetto (era presente anche Lisa Saisi, assessore alla cultura di Lerici, gemellato con Pietrasanta e Mougins). Con il plauso del ministro Santanchè e dell’onorevole Bergamini, che hanno elogiato un’installazione "che invita a dialogare e ad unirci in un periodo in cui il mondo sta vivendo una situazione geopolitica che mai ci saremmo immaginati".

Daniele Masseglia