Le incomprensioni fra Comuni vicini

Le incomprensioni  fra Comuni vicini
Le incomprensioni fra Comuni vicini

Il benefico effetto-Giro - con ritorni documentati e documentabili in termini di aumento di prenotazioni turistiche - riapre semmai una ferita, vecchia di tre lustri fa quando Viareggio pose la sua candidatura, sostenuta dalla Regione Toscana, ad ospitare la prova unica del campionato del mondo di ciclismo per professionisti. L’obiettivo era quello di ospitare la corsa iridata del 2008, con annessi e connessi, nel senso che non solo sarebbero stati impegnati i campioni più acclamati, ma anche i dilettanti e donne. Il progetto nato nel 2005 (nel quale fu impegnato in prima persona l’allora assessore allo sport Antonio Nicoletti) arrivò fino alla sprint finale: nel settembre del 2006 a Madrid, l’Uci acronimo di Unione ciclistica internazionale, doveva decidere: in lizza oltre a Viareggio, un’altra candidatura italiana (Varese) e una olandese (Valkenburg). La scelta cadde su Varese, che poteva contare sul vento del Nord (la Lega era uno dei partiti di Governo) e su sponsor tecnici di grande censo. Viareggio aveva proposto un circuito ex novo che prevedeva come unica asperità lo strappo che porta al casello autostradale di Massarosa: la curiosità di quel tracciato è che una parte del percorso sarebbe stata su una delle due carreggiate della Bretella in direzione di Viareggio, con possibile avversario il vento di traverso che avrebbe potuto fare una selezione quasi come una salita. A distanza di anni, la gestione di quella proposta mondiale di Viareggio - proprio in occasione di incontri post-Giro d’Italia - ha fatto emergere che ci furono incomprensioni e rapporti freddi di vicinato fra Viareggio e Camaiore (all’epoca nell’orbita di centrodestra), tanto che non venne presa in considerazione il tracciato del Pitoro e al tempo stesso non furono coinvolti nel progetto (anche per la scelta del tracciato) né l’allora commissario tecnico Franco Ballerini né il suo predecessore Alfredo Martini che a Camaiore erano di casa. Difficile sapere se in caso contrario, il verdetto finale sarebbe stato diverso. Sta di fatto - ognuno di voi tiri le sue conclusioni - che nel 2013 quando i mondiali di ciclismo sono stati disputati in Toscana, con Firenze capofila - Viareggio è stata completamente esclusa da qualsiasi forma di compensazione del mancato mondiale di cinque anni prima. Ma già, la Regione era in mano al centrosinistra e il comune di Viareggio, quando vennero scelti i tracciati, era guidato dal centrodestra con sindaco Luca Lunardini.