Le aspettative degli albergatori "Maggio danneggiato dal meteo Ma il ponte di giugno è sold out"

Paolo Corchia, vice presidente nazionale di categoria, analizza l’andamento turistico "La kermesse ciclistica è stata manna dal cielo: l’ideale è trattenere la carovana un paio di giorni.

Le aspettative degli albergatori  "Maggio danneggiato dal meteo  Ma il ponte di giugno è sold out"

Le aspettative degli albergatori "Maggio danneggiato dal meteo Ma il ponte di giugno è sold out"

Il Giro d’Italia è stato manna dal cielo per riempire le strutture in un maggio di pioggia. E la proposta che arriva da Paolo Corchia, presidente regionale e vice nazionale di Federalbeghi è: "rifacciamolo, magari inserendoci in una tappa col giorno di riposo per allungare la permanenza della carovana di oltre 1000 persone".

Sarebbe quindi propenso ad una proposta di tappa a cronometro lungo tutta la costa in futuro?

"La Rcs che organizza il Giro si affida ad Aim Group per la gestione dell’ospitalità ed i criteri di selezione degli alberghi sono molto stringenti. Per questo so che molti hotel di Viareggio hanno sollevato perplessità. Infatti le cose sono cambiate rispetto a molti anni fa: adesso viene richiesta una determinata capienza di spazi interni ed esterni con possibilità di occupazione della parte antistante la struttura ricettiva. Personalmente ho avuto infatti 2 pullman e 4 grandi van e ogni squadra aveva poi il cuoco in staff che ha preparato menù calibrati per gli atleti anche in collaborazione con la mia cucina per servire a tavola i ciclisti. Personalmente è stato un successo ma capisco che molto è mutato con esigenze più attente e alimentazione più sofisticata".

Ritiene che l’evento abbia tirato la volata anche in vista delle prenotazioni turistiche?

"Non so quanti turisti effettivamente possa aver prodotto il Giro d’Italia. Però è chiaro che in un mese difficile e piovoso abbiamo registrato più di mille ospiti che fanno parte di tutta la macchina organizzativa della competizione sportiva. Le immagini tv messe in onda in diretta hanno regalato un effetto sicuramente suggestivo, anche se il tempo non era dei migliori. L’effetto dell’apertura sul mare al traguardo ha però avuto un impatto molto forte".

Quindi esperienza da ripetere...

"L’idea di una cronometro è sicuramente benvenuta. Ottimale sarebbe includere un giorno di riposo, così da allungare la permanenza di tutta la macchina organizzativa per tre giorni. Solitamente il Giro d’Italia osserva lo stop il lunedì e pertanto nella proposta di una possibile gara a cronometro per il 2024 dovrebbe essere valutata l’opportunità di aggiungere anche il giorno di riposo, anche in considerazione dei costi importanti che ha una tappa. In questo senso lo sforzo congiunto dei quattro Comuni potrebbe portare sicuramente ad avere un risultato positivo, pure contando sul sostegno di qualche imprenditore. Ricordo che anni fa era in discussione la possibilità dell’arrivo di tappa a Forte dei Marmi e io stesso proposi di tassare tutti noi operatori del turismo per aiutare il Comune a raggiungere la cifra necessaria e utile a non perdere quell’occasione. Pur sapendo che le casse pubbliche di Forte sono ricche, era importante dare un segnale".

Com’è dunque l’andamento delle prenotazioni per il prossimo ponte del 2 giugno?

"Fortunatamente andiamo verso il tutto esaurito. Abbiamo avuto un aprile cominciato bene ma che poi ci ha riservato temperature quasi invernali che hanno compromesso tutto maggio. Sicuramente la situazione non è stata all’altezza di ciò che ci aspettavamo: questo mese è stato orribile, con tutti i fine settimana devastati dal maltempo che hanno dirottato le scelte turistiche verso le città d’arte. Da Pasqua chi ha aperto i ristoranti sulla spiaggia, offrendo un’ottima opportunità, purtroppo ci ha rimesso. In Versilia a dettare legge resta sempre il sole e appena spunterà sono certo che anche a giugno registreremo il pienone superando addirittura i risultati del 2019".

Chi sono i primi turisti che si sono interessati a venire in vacanza?

"Ancora una volta la fetta predominante è di italiani. Ma abbiamo anche molti europei, soprattutto i vicini svizzeri. Servono le condizioni per poter vivere la spiaggia: sarà questo il punto di partenza per far partire veramente la stagione".

Francesca Navari